Liliana Resinovich, affidati gli incarichi ai periti: le analisi inizieranno l'8 settembre. I legali di Sebastiano Visintin precisano: "Nulla lo incastra"
Quattro mesi per rispondere a 13 domande sulla morte di Liliana Resinovich: è questa la sfida che devono affrontare i professionisti incaricati dal gip di Trieste. Il caso, nel frattempo, si sposta ad Ancona, perché i tre periti a cui è stato conferito l’incarico durante l’udienza in incidente probatorio avvieranno i nuovi accertamenti nell’Istituto di medicina legale della città marchigiana. E lo faranno l’8 settembre.
Poi avranno 120 giorni di tempo per fare chiarezza sui 13 punti sollevati. Comunque, la gip si è riservata di nominare anche un perito dattiloscopico. A fare il punto della situazione è Il Piccolo, rimarcando che i risultati degli accertamenti dovrebbero arrivare attorno al 5 gennaio, a cinque anni dal ritrovamento del cadavere di Liliana Resinovich.

LILIANA RESINOVICH, ATTESI I NUOVI ESAMI
A quei 13 punti che racchiudono gli esami chiesti dalla Procura con incidente probatorio si aggiunge un’integrazione chiesta dalla pm. Riguarda l’estrazione di un campione di DNA del medico legale Fulvio Costantinides, per escludere che uno dei reperti piliferi individuati su Lilly sia suo.
Nel frattempo, si attende la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dalla difesa di Sebastiano Visintin in merito alla richiesta di integrazione dei quesiti con una perizia medico-legale. Stando a quanto riportato da Il Piccolo, che ha riesaminato la lista degli accertamenti, quello su cui punta molto la pm Iozzi riguarda il cordino trovato intorno al collo di Liliana Resinovich.
Per questo ha fatto sequestrare oltre 700 coltelli a casa del vedovo, per confrontarli con il taglio alle estremità dello spago che legava i due sacchetti sul capo di Lilly. I periti dovranno anche cercare tracce di DNA, lo stesso vale per il cordino delle chiavi.
LE PRECISAZIONI DELLA DIFESA DI VISINTIN
Ma questi sono solo alcuni degli accertamenti previsti, per i quali i legali di Visintin hanno chiesto che le analisi vengano effettuate seguendo “un metodo di prova riconosciuto da un ente certificatore, ovvero un’analisi di cui si dispone di un documentato percorso di validazione interna”. Gli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua, al termine dell’udienza, hanno dichiarato che “non c’è nessun elemento di novità che incastra” il loro assistito. “Non è emerso niente di nuovo da quando era persona offesa”.
Il Piccolo si è soffermato anche sul team di esperti coinvolti per risolvere il mistero della morte di Liliana Resinovich. Si tratta di profili elevati, eccellenze della medicina legale e della genetica. Ad esempio, ci sono Paolo Fattorini, che si è occupato del delitto di via Poma come consulente della difesa dell’ex fidanzato della vittima, Raniero Busco, mentre Eva Sacchi ha datato la morte di Elisa Claps e contribuito alle indagini sull’omicidio di Melania Rea.
