A Quarto Grado l'intervista a Claudio Sterpin, amico speciale di Liliana Resinovich: ecco le accuse a Sebastiano e non solo, le sue parole
Claudio Sterpin torna a parlare con Quarto Grado della morte di Liliana Resinovich, esternando tutti i suoi dubbi sulla vicenda. Si comincia dalla notizia del telefono che Sebastiano ha regalato ad una youtuber a novembre 2022: “Accertamenti sul cellulare regalato? Doveva succedere 4 anni fa, sul suo telefono c’era tutto, dovevano essere chiamate una ventina di persone fra cui quelli che conosciamo più altri e appurare cosa avevano fatto quel giorno ma anche quelli precedenti e successivi e adesso il pm ha facoltà di controllarlo, 3 anni e mezzo dopo, aspettiamo ancora una 30ina di anni… qui è stato fatto zero per anni a mio modesto parere, non si è voluto parlare, un anno e mezzo dopo la sua scomparsa è saltato fuori che lei si era suicidata punto e basta e i segni che aveva sul volto hanno avuto la spudoratezza di venirci a dire che lei se li era procurati sbattendo contro gli alberi del boschetto”.
Quindi ha continuato: “I filamenti gialli e rossi trovati sul giubbotto che indossava Lilli? Non penso a niente perchè in questo caso Sebastiano è il marito ed è naturale che tuo marito abbia addosso i filini del tuo gillet, chi li deve avere il portinaio? E’ una cosa banale e logica che il marito abbia addosso i segni della moglie”.
LILIANA RESINOVICH, STERPIN: “MA DOVE SONO LE IMPRONTE DI LILLI?”
Claudio Sterpin comunque precisa: “Io tutte le cose che vengono fatte le benedico, le vedo come estremo valore e spero abbiano un buon fine, tutte, nessuna esclusa”. Dubbi sulla scena del crimine, tenendo conto che non sono state trovate impronte di Liliana Resinovich: “Che ci siano le sue impronte nel sacco era doveroso e invece non ci sono, lei si è messa i vestiti buttandoli per aria come il mago Zurlì, è una cosa fuori posto. Lei non ha toccato niente e subito dopo ha maneggiato tutto dicono, aveva dei guanti? Dove sono?”.
La giornalista di Quarto Grado chiede come si possa incriminare Sebastiano: “Il fatto di avere un alibi conta zero – replica Sterpin – dice bugie? Gliel’hanno lasciato fare, se nessuno glielo impedisce… non hanno messo in dubbio quando ha detto che l’asino vola, si sono interessati a chiedergli che colore avesse le ali”.
LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO DI STERPIN: “PRONTI A QUALSIASI CONFRONTO”
A Quarto Grado vi era anche l’avvocato Squittieri, legale di Claudio Sterpin, che ha precisato: “Noi siamo aperti al confronto, Sterpin non teme alcun accertamento o confronto, si è sempre contraddistinto per essersi lui attivato”. Sulla GoPro cancellata da Sebastiano ha aggiunto: “Adesso a distanza di quasi 4 anni a causa della formattazione della scheda della GoPro non possiamo avere una copia forense, questo è il paradosso della situazione, ed è fondamentale perchè la GoPro ha rilevato diverse incongruenze e diverse discrasie, faremo fare altri tipi di accertamenti importanti”.
Poi aggiunge: “Il 14 dicembre possiamo vedere dalla GoPro che il tragitto effettuato videoripreso sull’altopiano carsico non coincide assolutamente con le celle che aggancia il signor Sebastiano”, ma lo stesso Visintin ha smentito seccamente.