A Lombardia Nera si parla del giallo di Liliana Resinovich con Gabriella Marano, consulente della vittima: cosa ha detto
Si è parlato del giallo di Liliana Resinovich a Lombardia Nera e in collegamento vi era Gabriella Marano consulente dei famiglia della stessa donna che ricordiamo, è stata uccisa presumibilmente il 14 dicembre del 2021, poi trovata senza vita nei boschetti di Trieste il 5 gennaio del 2022. Per la procura ad ucciderla sarebbe stata il marito, Sebastiano Visintin, ma quest’ultimo ha sempre rimandato ogni accusa al mittente. “La procura – le parole di Gabriella Marano a Telelombardia – ci dice che Liliana sarebbe stata aggredita dove c’è il museo dell’Antartide, in strada. La procura non fa una ricostruzione lineare spiegandoci per filo e per segno cosa è successo quella mattina, non può farlo perchè all’inizio l’indagine ha avuto dei vuoti. Secondo la procura Liliana è stata intercettata da qualcuno quella mattina e a nostro avviso si tratta di qualcuno che conosceva bene perchè lei non sarebbe mai salita in macchina con uno sconosciuto, poi quello che è successo dopo non lo sappiamo, non possiamo ricostruirlo noi consulenti”.
Secondo Gabriella Marano quello di Liliana Resinovich non è comunque un omicidio premeditato: “A nostro avviso non è premeditato questo omicidio, ma da sempre diciamo che si tratta di un omicidio e non abbiamo mai creduto al suicidio soprattutto dopo aver letto approfonditamente gli atti. Per noi è nata una lite poi degenerata. Liliana è stata menata, aggredita, malmenata e poi è seguita la morte. Lei è stata aggredita e forse si è suicidata? In ogni caso dobbiamo trovare chi ha fatto del male a lei prima della morte”.
LILIANA RESINOVICH, GABRIELLA MARANO E LA VERTEBRA FRATTURATA
Quindi ha proseguito nell’ipotetica ricostruzione delle ultime ore di vita di Liliana Resinovich: “Noi abbiamo sempre pensato che Liliana sia stata intercettata in piazzale Gioberti e poi è salita in macchina di qualcuno che lei conosceva, dopo quel luogo viene inghiottita nel buio, non ci sono più sue tracce. Nonostante in zona vi siano moltissime telecamere non è stata mai vista neanche dalle persone e ricordiamoci che siamo sotto Natale. Quel parco dove è stata trovata non è così affollato – ha continuato – e poi c’erano tutte stradine secondarie e una struttura abbandonata che all’epoca era accessibile. Questi sono tutti controlli e accertamenti che all’epoca non sono stati fatti. A nostro avviso è stato un omicidio volontario, una tragedia mascherata, anche il consulente di Visintin ha sempre sostenuto che si sia trattato di un omicidio preterintenzionale, una litigata da cui è scatenata una morte”.
Di recente è emerso con certezza che la vertebra fratturata di Liliana Resinovich non sia stata rotta dal tecnico dell’autopsia, come invece sosteneva lo stesso: “Noi ci aspettavamo l’esito della vertebra, la seconda medicina legale arriva perchè il primo prodotto, purtroppo duole dirlo, è stato giocato male, un prodotto scadente, pieno di omissioni, sviste e grossolane errori, per ben 5 volte nell’elaborato è stato confuso il polso destro con quello sinistro”. Sul nuovo incidente probatorio: “Approfondirà alcuni elementi merceologici, medico legali e dattiloscopici, approfondimenti che anche noi abbiamo chiesto e che volevamo, capiremo quindi se l’ìmpronta guantata sia compatibile col guanto trovato vicino al cadavere o magari con uno di Sebastiano, tutti accertamenti che verranno fatti nei prossimi giorni”. In studio a Lombardia Nera vi era anche

LILIANA RESINOVICH, LE PAROLE DELL’EX LEGALE DI CLAUDIO STERPIN
Alessia Pontenani, attuale legale di Alessia Pifferi nonché per un periodo ex avvocato di Claudio Sterpin, amico speciale di Liliana Resinovich: “Non penso che lui sia un visionario, nonostante l’età avanzata io mi auguro di arrivare come lui alla sua età, ha sempre raccontato le stesse cose e presumo lo abbia fatto anche in incidente probatorio. Io del terzo uomo non sapevo nulla (sarebbe spuntato un nuovo amante di Liliana in questi giorni ndr), c’erano delle voci ma lui non me l’aveva mai raccontato, mentre mi aveva raccontato sempre di questa fortissima storia d’amore ed erano arrivati ad una conclusione, lui soffriva tantissimo e sono contento di averlo in visto in forma, non ho dubbi sulla sua storia d’amore”.
Ricordiamo che Claudio Sterpin ha sempre spiegato che proprio qualche giorno prima di morire Liliana Resinovich fosse pronta a confidare a Sebastiano la volontà di lasciarlo per appunto andare a vivere con Sterpin e i due avevano già programmato un viaggio nel weekend successivo il 14 dicembre, una sorta di Luna di miele, che avrebbe fatto da preambolo ad una grande storia d’amore stando sempre a quanto sostiene l’ex maratoneta. Peccato però che all’appuntamento con Sterpin, in programma la mattina del 14 dicembre 2024, Liliana Resinovich non sia mai arrivata, intercettata dal suo assassino: ma è stato veramente Sebastiano ad ammazzarla? Al momento non emergono chiari indizi contro di lui.
