Con la “manovra del bancomat” il governo punta ad incassare circa 3.5/4 miliardi di euro. Tante le misure pronte ad essere introdotte, fra cui anche un aumento di alcune aliquote Iva per determinati beni. Un’idea, quest’ultima, che ha fatto storcere un po’ il naso al leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che in Senato ha spiegato: “Non aumentare le tasse e un grande piano per i figli sono le priorità”. Fra le novità in programma anche la trasformazione digitale della pubblica amministrazione, cominciando con l’introduzione della card unica di cui vi spieghiamo tutto nel focus qui sotto. Tornando al possibile cashback per chi paga con il bancomat, il rimborso dovrebbe essere mensile, e non “immediato” ogni qual volta si effettua un pagamento, ma il tutto va ancora studiato per bene visto che in Italia l’86% delle transizioni avviene via contanti, con un popolo, quello del Belpaese, in cui è ancora molto radicato il pagamento con il cash, a discapito invece del bancomat e delle carte di credito. Si tratterà quindi di una vera e propria rivoluzione: si riuscirà ad attuare? Intanto il Movimento 5 Stelle promette pene più severe nei confronti dei grandi evasori. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BANCOMAT E CARTE CONTRO L’EVASIONE FISCALE
Il governo Conte sta per varare delle misure contro l’evasione fiscale, di modo da incentivare l’utilizzo del bancomat e dei pagamenti elettronici, quindi, tracciabili. Dopo le parole del premier da New York, che ha parlato di “misura rivoluzionaria”, in questi ultimi giorni sono emerse numerose indiscrezioni su quale potrebbe essere la manovra inedita varata dall’esecutivo giallo-rosso, a cominciare dalla carta unica. Si tratterebbe di una nuova card che verrà emesa da Poste Italiane, e che servirà a vari scopi come riferisce Fanpage, a cominciare dall’identificazione digitale, passando per il codice fiscale, quindi una carta di credito, patente di guida e mezzo di pagamento tracciabile. In poche parole, in una sola card potremo avere tutto a portata di mano. La carta sarà inoltre ricaribile, come specificato meglio dal sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa. Un’altra misura in cantiere riguarda il “cashback” per i pagamenti elettronici, ovvero, un riaccredito della spesa effettuata in una misura pari al 2/4%: in poche parole, ogni qual volta pagheremo con il bancomat, ci verrà riaccreditata una percentuale della spesa.
LOTTA ALL’EVASIONE: SCONTI PER IL BANCOMAT E LE CARTE DI CREDITO
Inizialmente potrebbe essere applicata solamente a settori ad alto rischio evasione, come ad esempio l’acquisto di servizi, leggasi ristoranti, parrucchieri, idraulici, meccanici e via discorrendo, ma non è da escludere che possa essere poi estesa un po’ ovunque. Incentivi anche per i commercianti, per cui si sta lavorando ad una riduzione delle commissioni sull’utilizzo del Pos, che potrebbero essere eliminate per acquisti sotto i 5 euro, ma c’è chi parla di una soglia minima di 25. Un’altra misura per favorire l’uso delle carte sarà il ricorso alle detrazioni fiscali solamente con pagamenti tracciabili: chi vorrà ottenere la detrazione del 19% su spese mediche, medicinali, asili e quant’altro, dovrà pagare con carta di credito o bancomat. Infine, non è da escludere un aumento di alcune aliquote Iva, andando a pesare su prodotti non ritenuti essenziali, anche se per ora non vi sono ulteriori dettagli a riguardo.