Madonna di Trevignano, i nuovi risvolti: Gisella Cardia indagata per truffa, confessioni illegittime e minacce di profezie apocalittiche a preti e fedeli
La vicenda di Gisella Cardia – all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla – continua a tenere banco a Trevignano, trasformando il tranquillo borgo lacustre in un epicentro di polemiche giudiziarie e tensioni religiose.
I recenti sviluppi – emersi stamattina durante la trasmissione Mattino 4 su Rete 4, – hanno rivelato nuovi dettagli sconcertanti: durante i raduni organizzati a Trevignano, vescovi e sacerdoti avrebbero amministrato confessioni “clandestine” ai fedeli, pur senza alcuna autorizzazione canonica.
“Erano preti veri, non figuranti” ha dichiarato l’avvocato Marchignoli – difensore della Cardia – sollevando non poche perplessità sulla complicità di esponenti della Chiesa. Intanto, la Procura indaga su oltre 2 milioni di euro raccolti attraverso offerte e destinati, secondo le accuse, non a opere caritatevoli ma al portafoglio personale della veggente.
Madonna Trevignano e il mistero delle confessioni: la veggente rischia il rinvio a giudizio
A Trevignano il caso Cardia assume sempre più i contorni di una soap-opera giudiziaria: l’avvocato Marchignoli insiste nel negare ogni accusa di appropriazione indebita, sostenendo che le donazioni fossero “volontarie e trasparenti”, ma i fatti narrati dai fedeli dipingono un quadro diverso.
Durante i pellegrinaggi, svolti in un’area privata ai margini del lago, i partecipanti venivano condotti in spazi appartati dove sacerdoti non identificati ascoltavano le confessioni, pratica che viola le norme ecclesiastiche: si era dunque creato una sorta di sistema parallelo, fuori dal controllo diocesano, mentre la Curia di Civita Castellana ribadisce come nessun religioso sia autorizzato a operare in quel contesto.
Adesso la veggente rischia il rinvio a giudizio con la Procura che sostiene che i fondi siano finiti in conti personali, e nel frattempo, il turismo mistico non accenna a calare: decine di fedeli continuano a visitare il sito, nonostante lo scandalo.
Madonna Trevignano e le minacce apocalittiche: tra paure indotte e l’enigma delle profezie di Gianni
Ad aggravare il quadro arriva la rivelazione di minacce apocalittiche rivolte dalla Cardia e dal marito Gianni agli stessi sacerdoti: “Credetemi o l’inferno vi attenderà” avrebbe dichiarato durante un raduno a Trevignano, preannunciando terremoti e tornado imminenti.
Una ex fedele, intervistata dalla trasmissione, ha raccontato come Gianni Cardia – marito della veggente – abbia esortato i presenti a procurarsi scatolame e assi di legno per barricare le case, in attesa di un “uragano biblico”.
La testimonianza, inizialmente accolta con scetticismo (“Ho riso, sembrava un film” ha confessato l’ex seguace), ha però indotto molti a Trevignano a seguire le indicazioni, alimentando dubbi sulla coerenza del racconto: perché è Gianni, e non Gisella – che dovrebbe ricevere messaggi dalla Madonna – a prevedere tali catastrofi?
Per i pm, queste profezie terrorizzanti rappresentano un tassello fondamentale nell’accusa di truffa aggravata: il clima di paura, infatti, avrebbe spinto i fedeli a donare ingenti somme nella speranza di salvarsi.
A Trevignano, il caso Cardia ormai trascende la semplice cronaca giudiziaria, trasformandosi in un caso studio su come spiritualità, paura e manipolazione possano intrecciarsi e approfittarsi dei contesti di fragilità sociale.