Sono stati appena scarcerati tre ex padrini della mafia, hanno fatto ritorno a Palermo e Corleone: Antimafia in allerta, pronta a vigilare

E’ un momento felice per la mafia visto che nel giro di breve tempo sono tornati in libertà tre capimafia, così come racconta il quotidiano Repubblica. Tre personaggi che custodiscono ancora grandi segreti su ciò che è avvenuto in passato in Sicilia, e che non hanno mai voluto parlare, nonostante – divenendo collaboratori di giustizia – avrebbero potuto ridurre le proprie pene.



Repubblica sottolinea come domenica sia avvenuta un’altra scarcerazione eccellente, quella riguardante Anna Patrizia Messina Denaro, la sorella del boss di mafia più ricercato di sempre fino a che non è avvenuto il suo arresto due anni fa. La sorella era stata incarcerata il 13 dicembre del 2013 e dopo circa 12 anni di galera ha scontato la sua pena, tornando in quel di Castelvetrano.



MAFIA, TRE EX PADRINI SCARCERATI: CHI SONO

Per Repubblica, anche se non si tratta di un super boss, si tratta comunque di una persona che dovrebbe essere a conoscenza dei segreti custoditi nei famosi pizzini di Matteo Messina Denaro, leggasi Politico, W e Parmigiano, tre soprannomi dati a delle persone che non sono mai state identificate, tre possibili complici del padrino defunto per cancro. In libertà a Palermo è tornato anche Calogero Lo Piccolo, così come Giovanni Sirchia, mentre a Corleone, per anni “cuore” di Cosa Nostra, è tornato Rosario Lo Bue della scuola di Riina e Bernardo Provenzano.



Il quotidiano nazionale sottolinea come siano stati loro ai vertici della mafia dopo le famosi stragi del 1992 che portarono alle morti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e che nel contempo decapitò i vertici mafiosi. “L’antimafia è in allerta”, precisa Repubblica, ricordando che il ritorno dei grandi padrini sul territorio porta sempre a delle possibili riorganizzazioni, a nuovi equilibri di potere.

Carcere (Foto: Pixabay)

MAFIA, TRE EX PADRINI SCARCERATI: I SEGRETI DELLA SORELLA DI MESSINA DENARO

A riguardo viene citato il caso di quanto accaduto allo Zen di Palermo dopo i numerosi arresti dello scorso febbraio: il “governo” criminale era saltato e ciò ha dato vita ad una scia senza precedenti di crimini e violenze. Cosa succederà adesso dopo il ritorno dei vecchi padrini è quindi una domanda a cui gli uomini dell’antimafia cercheranno di rispondere, attenti ad ogni possibile novità in seno a quella che un tempo era l’organizzazione mafiosa più potente al mondo.

Repubblica ricorda come Calogero Lo Piccolo fosse già stato “scarcerato” nel 2018 e in quell’occasione decise di riprendersi il suo ruolo di erede per poi finire nuovamente in carcere. Anna Patrizia Messina Denaro ebbe invece un ruolo molto importante nel diffondere le comunicazioni del fratello Matteo Messina, come testimoniato da un episodio risalente al 2011, quando comunicò al marito in carcere, Vincenzo Panicola, il volere del latitante circa il fatto che Giuseppe Grigoli, imprenditore, non avrebbe dovuto parlare “altrimenti sarebbe stata una catastrofe”. Nessuno ha mai capito come comunicava col fratello, forse via social tramite alcuni profili sospetti: un mistero che forse non scopriremo mai.