Mal stronca i Maneskin: “Non hanno inventato niente di nuovo”/ “Al contorno ho sempre preferito il talento”

- Ruben Scalambra

Mal stronca i Maneskin con parole piuttosto critiche, spiegando che "al contorno io ho sempre preferito il talento": il secco giudizio rilasciato in un'intervista a Chi

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Mal critico sui Maneskin: “Non hanno inventato niente di nuovo

In un’intervista concessa al settimanale Chi, Mal ha tracciato un bilancio della sua carriera e fornito un personale giudizio, piuttosto critico, sull’attuale scenario musicale italiano. Il cantante, che fece parte dello storico gruppo dei Primitives, si è soffermato in particolare sul successo dei Maneskin degli ultimi anni.

Il pensiero sulla band rivelazione, che dalla vittoria a Sanremo ha conosciuto un grandissimo successo, è impietoso: “Non mi piacciono particolarmente, anche perché non hanno inventato niente di nuovo: fanno quello che noi facevamo cinquant’anni fa, con la differenza che non eravamo tatuati, nudi e truccati. Al contorno io ho sempre preferito il talento. La mia storia artistica è totalmente diversa“.

Mal, la svolta al Piper e il grande successo di Furia

Parlando poi della sua carriera, Mal ha raccontato qual è stata la svolta decisiva che l’ha portato al grande successo. Nel corso dell’intervista ha raccontato di un incontro molto importante, “quando, a Londra, mi selezionarono Alberigo Crocetta e Gianni Boncompagni. Erano lì per cercare nuovi artisti da portare con loro in Italia. Debuttai con i Primitives al Piper di Viareggio nell’estate del ’66, per poi passare in autunno al Piper di Via Tagliamento a Roma“.

Furono quegli anni a segnare per sempre il percorso artistico di Mal nel mondo della musica. Il cantante dei Primitives, tuttavia, fece il boom con la celebre Furia, uno dei suoi più grandi capolavori. A tal proposito, il cantante rivela un retroscena legato ad una mancata partecipazione al Festival di Sanremo, proprio per effetto del clamoroso successo che quel brano ottenne: “Devo molto a quel brano. Poi… che per stare dietro al successo di quel periodo abbia rinunciato ad andare a Sanremo nel ’77 con Bella da morire, che poi ha vinto il Festival, beh, quella è davvero un’altra storia“.







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