Manuel Locatelli nella conferenza stampa di presentazione alla Juventus parla di orgoglio perché tifa bianconero da sempre e svela un aneddoto sulla nonna.
MANUEL LOCATELLI SI PRESENTA COME GIOCATORE DELLA JUVENTUS
Le polemiche sul tifo di famiglia di Manuel Locatelli per la Juventus fanno passare in secondo piano le altre dichiarazioni del nuovo centrocampista bianconero nel corso della sua conferenza stampa di presentazione, nella quale d’altronde Manuel ha raccontato pure che da ragazzino aveva “le foto di Nedved sul letto di casa mia, insieme a quelle di Del Piero e Buffon. Sulla trattativa non ho nulla da dire, se è andata a buon fine si vede che al Sassuolo andava bene”, con riferimento al fatto che la formula prevede un prestito biennale gratuito. Manuel Locatelli vorrebbe giocare già domenica ad Udine, ma si rimette alle decisioni di Max Allegri, che aveva già incrociato almeno in allenamento ai tempi del Milan e che “mi chiederà soprattutto di verticalizzare e io in qualsiasi posizione giocherò, lo farò”. Locatelli poi ha parlato dei suoi compagni di Nazionale: “Di Bonucci mi impressionò la mentalità quando venne al Milan, tipica della Juventus. Con loro ho parlato tanto, mi hanno scritto in queste settimane e l’abbraccio con Chiellini alla Continassa è stato incredibile: mi ha accolto come un fratello minore”. L’obiettivo è lo scudetto: “Non so se siamo i favoriti ma vogliamo vincerlo. Io ho già un’esperienza in una realtà importante e l’Europeo è stato una tappa fondamentale. Il Milan rimarrà sempre un bellissimo ricordo, quel gol alla Juventus è stato un momento incredibile che però mi ha portato in una realtà per cui non ero pronto. Ho sofferto molto perché c’erano aspettative troppo alte ma mi sono ripreso grazie al Sassuolo”. Il 7 gli porta fortuna e allora indosserà il 27, dato che il 7 è di un certo Ronaldo (“giocare con Cristiano sarà speciale: lo guardavo su YouTube. Lui è diverso da tutti così come Dybala”), mentre il riferimento è Claudio Marchisio: “L’ho sentito in questi giorni, voleva che venissi qui, sarebbe fantastico fare come lui, che ha avuto una carriera importante”. Ringrazia Roberto De Zerbi per le conoscenze tattiche e Roberto Mancini perché trasmette serenità ai giocatori, poi la promessa: “Darò tutto me stesso e mi auguro di segnare di più”.