Marco Masini a breve concluderà il suo tour per festeggiare i 30 anni di carriera, giungendo a Roma, “una piazza speciale per me, una città che mi ha regalato sempre tanto affetto”. Ne parla in un’intervista per il quotidiano Il Tempo, nella quale ripercorre anche brevemente i 30 anni della sua carriera. Non si tratta, però, di una celebrazione, ci tiene a precisare, “ma ringrazio, condivido, è un concerto che ringrazia tanti ragazzi che sono cresciuti con me” e che hanno trasmesso la passione per le canzoni di Marco Masini ai loro figli, “ripercorro trenta anni di musica”, racconta.
Marco Masini racconta i 30 anni di carriera
La prima tappa del ricordo di Marco Masini nella sua intervista a Il Tempo è il 1986, anno in cui conobbe Giancarlo Bigazzi. “Un incontro fondamentale”, racconta Masini, “per me non è stato solo un insegnate di musica ma anche di vita, di mestiere, di educazione, un punto di riferimento che ancora oggi tengo sempre a mente”. “All’epoca lavoravo come realizzatore e musicista”, ricordando che Bigazzi gli propose di incidere “un demo di ‘Si può dare di più'”, al quale dovevano essere presenti anche Morandi, Ruggeri e Tozzi, “non c’era nessuno (..) e allora mi disse di cantarla”.
Poi, il 1990, anno di uscita del suo primo album, l’omonimo ‘Marco Masini’. “Fu gratificante riuscire a indovinare un linguaggio e un disagio di una generazione“, una gratificazione che gli permise di vincere l’edizione di quell’anno di Sanremo. Nel ’91, invece, allo stesso festival Masini arrivò terzo con il pezzo ‘Perché lo fai’, del quale ricorda che “aveva un altro testo [perché] avrebbe dovuto cantarla Umberto (Tozzi, ndr.), la scrivemmo per lui, poi lui scelse altro e noi lo cambiammo”. Ma poi, per Marco Masini arrivarono gli anni difficili, quelli della caduta, ma dalla quale si è rialzato, rinascendo.
Marco Masini: “Un figlio mi avrebbe regalato tanto”
Furono anni difficili per Marco Masini, ma nel corso dei quali capì che “la virtù più importante quando si è in difficoltà è avere pazienza e consapevolezza. Non serve dare la colpa agli altri, ci vuole tempo per riflettere, per capire, solo questo ti aiuta a rialzarti”, e poi bisogna sempre cercare di capire “perché si è caduti”. E nel 2004 Masini si rialzò, vincendo nuovamente Sanremo con ‘L’uomo volante’. “Ero un quarantenne in cerca di soddisfazioni personali e forse a quei tempi un figlio mi avrebbe regalato tanto“, confessa in conclusione.