“BIG EYES”, LA STORIA VERA DI MARGARET KEANE: LA TECNICA UNICA PER I QUADRI
Margaret e Walter Keane, protagonisti della trama di “Big Eyes”, film che porta la firma d’autore di Tim Burton (datato comunque 2014) vedono dunque dipanarsi la storia sulla paternità dei quadri prodotti da Margaret ma poi considerati di Walter. Margaret Keane aveva una tecnica unica per i suoi quadri, utilizzando oli e tecniche miste che davano una profondità unica agli occhi enormi che caratterizzavano i soggetti da lei dipinti. Una caratteristica unica che hanno reso i quadri di Margaret (seppur considerati di Walter) un vero caso di mercato negli anni Sessanta, col mistero degli occhi enormi nei ritratti che Margaret non ha mai voluto svelare fino in fondo. (agg. di Fabio Belli)
“BIG EYES”, LA STORIA VERA DI MARGARET KEANE E DI SUO MARITO WALTER KEANE
Margaret e Walter Keane, più che una coppia una sorta di ‘brand’ per gli appassionati del mondo dell’arte, ma anche la storia di quella che fu una delle più grandi imposture mai realizzate in quel settore: è attorno alla loro vicenda che si sviluppa la trama di “Big Eyes”, uno dei lavori più recenti di Tim Burton (datato comunque 2014) e che nel cast vedeva rispettivamente Amy Adams e Christopher Waltz nei panni dei due protagonisti. Ma chi è Margaret D. H. Keane, nata Peggy Doris Hawkins, oggi quasi 94enne, e chi è stato suo marito Walter Stanley Keane, scomparso nel 2000 all’età di 85 anni? Andiamo con ordine e scopriamo il fatto di cronaca dietro alla vicenda che ha ispirato il regista americano.
Il film“Big Eyes” come è noto racconta la storia vera di Margaret Keane, pittrice statunitense degli Anni Cinquanta e Sessanta. e di suo marito Walter che per tanto tempo fu ritenuto il vero autore delle opere che in realtà nacquero dall’estro della moglie e che tanto continuano a influenzare anche l’arte americana moderna, e non solo. In quello che è stato il secondo film autobiografico nella carriera di Burton, infatti, il titolo innanzitutto è un chiaro riferimento allo stile pittorico di Margaret, i cui soggetti erano solitamente donne ma anche bambini o animali dagli occhi molto grandi: fin qui l’aspetto prettamente artistico, perché la loro storia si tinge di giallo e finirà anche a carte bollate dal momento che per anni Walter si appropriò del lavoro della moglie vendendo le opere a suo nome convincendo Margaret che, in quanto donna, non sarebbe altrimenti riuscita in questo compito.
“BIG EYES”, LA STORIA VERA DI MARGARET KEANE E DI SUO MARITO WALTER KEANE
Nonostante per anni la donna abbia acconsentito al progetto del marito, restando nella sua ombra, in seguito decise di citarlo finalmente in giudizio e verso la fine degli Ottanta vinse la causa intentata contro di lui con un episodio che già si prestava da solo a finire nella sceneggiatura di un film, ovvero l’occasione in cui dipinse uno dei suoi quadri in tribunale davanti al pubblico e alla giuria, suggellando in quel modo la vittoria della disputa con Walter, oggi scomparso e unanimemente ritenuto non solo un truffatore ma anche un plagiario: la ‘battaglia’ tra i due all’epoca fece molto clamore dal momento che, a mezzo stampa, l’imprenditore originario della città di Lincoln con un articolo su “USA Today” calunniò la moglie sostenendo che le opere le aveva realizzate lui. Nulla da fare: dopo il succitato episodio del quadro dipinto in tribunale (con Walter che si rifiutò lamentando un dolore alla spalla…) Margaret vinse la causa e si vide restituire una somma di circa 4 milioni di dollari a risarcimento del danno subito: almeno sulla carta perché gran parte di quella somma era già stata sperperata dal marito…
CHI SONO MARGARET KEANE E SUO MARITO WALTER KEANE?
Oggi, a distanza oramai di diversi anni, sono diventati noti anche tanti altri particolari della loro relazione e dell’infanzia di Margaret e Walter: da appassionato di arte, senza talento, questi riconobbe il talento della donna e i suoi quadri con soggetti dagli occhi grandi e tristi gli fecero intravvedere la possibilità di un guadagno, costringendola col tempo a lavorare anche per 16 ore al giorno e facendole firmare i dipinti come “Keane”, creando quell’ambiguità che alla fine li porterà davanti a un giudice. Una volta venuta a conoscenza dell’inganno del marito, Margaret chiese il divorzio nel 1965, convolando in seguito a nozze con lo scrittore sportivo Dan McGuire: per quanto concerne Walter, che alle spalle aveva avuto anche il dramma della perdita di un figlio, i matrimoni saranno tre, tutti terminati con un divorzio. Infine una curiosità, per la serie “quando realtà e mondo di celluloide si toccano”: prima ancora di concepire l’idea del film, negli Anni Novanta Tim Burton, grande fan della Keane, commissionò all’artista il ritratto della fidanzata ti allora, Lisa Marie.