LA PUNTATA DI REPORT CONTRO SILVIO BERLUSCONI E IL DURO ATTACCO DELLA FIGLIA MARINA
“Ignobile e vergognoso”, “tutto già smentito”, e ancora “pattume mediatico-giudiziario”: non è certo “tenero” il giudizio che Marina Berlusconi denuncia sul programma di Rai 3 Report, condotto da Sigfrido Ranucci. Succede tutto dopo l’ultima puntata andata in scena domenica sera 12 gennaio 2025, dove la trasmissione di inchiesta ha rilanciato un nuovo servizio lunghissimo (di oltre un’ora) alla figura di Silvio Berlusconi, sui rapporti con l’amico Marcello Dell’Utri e, ancora una volta, sui presunti legami con la mafia siciliana di Cosa Nostra.
Come già era intervenuta negli scorsi mesi per servizi e articoli di critica apparsi suoi quotidiani, Marina Berlusconi – attuale presidente di Fininvest nonché prima figli del Cavaliere fondatore di Forza Italia – non lascia correre le critiche e polemiche sulla puntata di Report e passa così all’attacco. In una lunga nota apparsa sull’Agenzia ANSA, il Presidente di Fininvest e Mondadori prova a ricostruire in ogni dettaglio gli attacchi della trasmissione Rai, definendo in primo luogo il servizio presentato come «il peggior pattume mediatico-giudiziario».
Secondo Marina Berlusconi, Report ha analizzato alcuni frammenti della vita politica e imprenditoriale del padre Silvio compiendo però una lunghissima serie di inesattezze, falsità e accostamenti con la criminalità organizzata che svariati processi hanno già escluso in sede giudiziaria: nello specifico, la vicinanza tra Silvio Berlusconi e la Mafia di Cosa Nostra si basa su accuse vecchie di 25 anni, tutte già superare da «plurime archiviazioni decise» nei vari processi di Firenze, Palermo e anche Caltanissetta. Nel ricordare come il fondatore di Forza Italia con i propri Governi – proseguiti poi con l’attuale esecutivo Meloni – abbia conseguito i migliori risultati nella instancabile lotta contro tutte le mafie, Marina Berlusconi elenca per filo e per segno i dati concreti di tale battaglia: dal 41bis al sequestro dei beni mafiosi, fino al Codice antimafia del 2011. Non esiste dunque alcuna scusante per Report, ha scelto di montare accuse vecchie senza mostrare le inesattezze e senza soprattutto ricordare le archiviazioni o proscioglimenti, sintetizza la leader di Fininvest da poco nominata anche lei Cavaliere del Lavoro.
COSA RIPORTAVA L’INCHIESTA DI REPORT E QUALE LE RICHIESTE DI FORZA ITALIA ALLA RAI: “FERMI QUESTO SCEMPIO”
Non solo, ad aggiungere ulteriore livore in Marina Berlusconi contro il programma di Ranucci, vi sarebbe il continuare «a rimestare in un bidone di accuse sconnesse e già smentite mille volte», congiunto all’uso di servizi “vecchi” dello stesso Report con anche gratuite scene del funerale di Silvio Berlusconi, «sovrapponendo alle immagini della bara una canzonetta ironica». Discredito, insulto e falsità, di questo Report sarebbe responsabile nel servizio-fiume andato in onda ieri sera, secondo le accuse della imprenditrice primogenita dell’ex Presidente del Milan.
Marina Berlusconi fa sapere alle agenzie di come ben presto verrà fatto ricorso agli strumenti legali per replicare e condannare quello che viene definito in “calce” come «un ignobile e vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo». Contro il “pattume” del servizio di Report, oltre ad alcune polemiche sollevate via social durante la trasmissione, vi si aggiunge stamane l’attacco formale di Forza Italia che si schiera del tutto a fianco dei figli del proprio fondatore. Secondo una nota espressa e depositata anche in Commissione Vigilanza RAI, il partito fondato da Silvio Berlusconi ritiene «gravissimo» che il pubblico abbia dovuto subire una serie di «vigliacche menzogne costruite per configurare un chiaro attacco politico di parte». Al “fiume di fango” che avrebbe messo in moto Report ancora contro Berlusconi, ha replicato il M5s in sede di Vigilanza RAI, accusando invece Forza Italia e Marina Berlusconi di non avere alcuna tolleranza sul tema della «libertà di informazione». Dai rapporti con Dell’Utri al presunto legame con le Stragi di Mafia degli anni Novanta, fino a presunti legami con le “lobby” di Israele tra il partito Forza Italia e pure l’attuale segretario Antonio Tajani: di questo e molto altro è contenuto il lungo servizio di Report che ha mandato su tutte le furie la famiglia Berlusconi e il partito componente della maggioranza di Governo.