Mario Biondi ha vissuto una vita sentimentale estremamente movimentata: basti pensare che ha avuto nove figli da quattro donne diverse...
Mario Biondi, quattro grandi amori e nove figli: ecco chi sono
La vita privata di Mario Biondi è alquanto appassionante e poco convenzionale. Basterebbe dire che ha nove figli: i primi due nati dalla storia d’amore con Sara Maria Papotti, quattro sono nati dalla relazione con Monica Farina, mentre con Giorgia Albarello ha avuto la settima figlia; gli ultimi due figli sono invece nati dalla storia con l’attuale compagna Romina Lunari. Un atto di generosità nei confronti della vita, un forte senso di famiglia e piantare le radici “perché dare rappresenta un atto di generosità ma al tempo stesso anche di coraggio, dato che non sai mai quanto sia giusto quello dai”.
“C’è una componente di rischio, così entra in gioco pure la sua traduzione dall’inglese, osare (to dare, ndr)”, spiega Mario Biondi a Vanity Fair, parlando di carriera e vita privata. A proposito di figli, Mario Biondi, ricorda con “piacere” il periodo del lockdown, in quanto ha avuto più tempo per stare con gli ultimi arrivati. “Per chi come me è abituato da sempre a girare il mondo tutto l’anno, si è trattata di una trasformazione davvero radicale”, spiega.
Mario Biondi e il piacere di godersi il tempo in famiglia: “Il lockdown mi ha aiutato”
“Ho avuto più tempo per godermi la famiglia, certo, ma ho tantissimi bei ricordi anche del passato: tipo la mia ex Monica, che addormenta i bambini con il brano Ecstasy”, le parole di Mario Biondi nell’intervista a Vanity Fair. Come ogni artista che si rispetti, la vita privata del cantante ha dato il là al suo estro creativo. Quello stesso estro creativo che viene rimesso al giudizio dei figli, alcuni dei quali hanno già preso la strada della musica.
“Quando esce un album nuovo, ho l’abitudine di farglielo ascoltare in anteprima. Prendo i più grandi e li porto con me in macchina, perché in casa c’è troppo baccano e non si capisce nulla. Devo dire che mi fanno sempre delle belle recensioni, anche se – ovviamente – c’è pure il rischio critica”.
