Si parla di Mario Biondo nei talk pomeridiani Dentro la notizia e La vita in diretta: ecco che cosa hanno detto ieri i genitori sulla svolta nelle indagini
Nella giornata di ieri i genitori di Mario Biondo, Santina e Pippo, sono stati ospiti de La Vita in diretta e anche del talk di Canale 5 Dentro la notizia. Il 30 maggio 2013 moriva il cameraman, caso archiviato come suicidio, ma fin da subito fu evidente che si trattava di una messa in scena. I genitori hanno lottato per dodici lunghi anni e alla fine sono riusciti a far riaprire il caso, e ora si indaga per omicidio.
“Abbiamo denunciato due persone ma preferisco non fare i loro nomi” – spiega Santina, la mamma di Mario Biondo, a La Vita in diretta – “È stato chiesto il fascicolo alla Procura di Palermo e finalmente l’hanno studiato e sono arrivati alla conclusione che quello di Mario non è stato un suicidio. Il giudice ha accertato il fatto che non è stata fatta alcuna indagine, ha sottolineato la negligenza del medico legale, della polizia, cose che noi urliamo da tempo: hanno fatto quella specie di autopsia incompleta con sole nove foto e con il corpo in cui si vede solo la parte anteriore e inferiore, né le gambe né le braccia. Dicono che c’è un graffio di un gatto, ma non lo fanno vedere. Io ho giurato sulla tomba di mio figlio, mi sono inginocchiata e gli ho detto che non mi fermerò finché non avrò giustizia”.
MARIO BIONDO, I GENITORI: “VOGLIAMO SOLO SAPERE COSA E’ SUCCESSO”
E ancora: “Noi chiediamo soltanto di sapere cosa è successo a Mario. A me, di quello che riguarda altre persone, non mi interessa nulla: ciò che mi interessa è sapere chi ha ucciso Mario. Adesso che anche la Spagna ha riconosciuto che è stato un omicidio, voglio sapere chi ha ucciso mio figlio e che si facciano quelle indagini per recuperare e affinché arrivi giustizia. Noi chiediamo che si riapra il processo: l’udienza provinciale (a Madrid, ndr) ha approvato tutto ciò che sta uscendo dall’Italia, condivide il fatto che le relazioni medico-legali parlano di omicidio. È scritto chiaro, nero su bianco, che Mario è stato strangolato e poi è stato simulato un suicidio. Devo dire solo grazie all’udienza provinciale, che si è letta tutto il fascicolo”.
Così invece Pippo, il padre del ragazzo: “Non vogliamo accusare nessuno, a noi interessa arrivare alla verità. Chi si sente accusato… Il prossimo passo è quello di andare avanti e faremo un ricorso alla Corte costituzionale spagnola e poi, nel caso non dovessero accettare questo ricorso, arriveremo alla Corte dei diritti europei dell’uomo a Strasburgo. Non vogliamo divagare sul cercare, noi vogliamo la verità”.
MARIO BIONDO, PAPA’ PIPPO A DENTRO LA NOTIZIA
Il padre è stato in seguito intervistato da Dentro la notizia: “L’udienza è cominciata dopo diverse denunce che abbiamo fatto. Abbiamo chiesto al Tribunale di Palermo di avere tutti i fascicoli fino al 2022, dove il giudice Aiello aveva asserito che era un suicidio simulato, quindi un omicidio. L’udienza provinciale di Madrid ha studiato le carte per benino e dopo due anni ci ha dato ragione, ma noi cerchiamo solo la verità, non ci interessa accusare nessuno: vogliamo la verità e sapere chi ha ucciso nostro figlio”.
“L’ex moglie? Io di lei non ne voglio neanche parlare: non ci ha mai aiutato nella ricerca della verità, si è sempre estraniata, quindi perché dobbiamo continuare a parlare di lei? A noi interessa la verità, e la verità è che anche un tribunale di Madrid ha stabilito che è stato un omicidio. Ora vogliamo capire chi è stato e perché”.
MARIO BIONDO, PAPA’ PIPPO CRITICA LE VECCHIE INDAGINI
Il padre di Mario Biondo denuncia indagini superficiali: “Non hanno fatto nessuna indagine. Una cosa semplice: alle 18:15 arriva il medico legale, poi hanno portato via il corpo di Mario e hanno consegnato le chiavi alla padrona di casa e non hanno fatto alcuna indagine; hanno chiuso prima ancora che il medico legale desse la sua relazione. Per questo noi ci siamo sempre arrabbiati contro il tribunale di Madrid. Perché? È tutto molto strano”.
“Noi abbiamo scoperto queste cose man mano che andavamo a Madrid e che cercavamo la verità. Abbiamo chiesto un sacco di cose alla Procura di Palermo, che ha aperto un fascicolo per omicidio nel 2013, e ci hanno messo per dire che era un omicidio; adesso ci aggiungiamo altri tre anni per farlo dire a Madrid. Quando arriverà la fine?”. Quindi ha proseguito: “Noi non indietreggiamo neanche di un centimetro: andremo avanti fino a che non ci sarà la verità”.
MARIO BIONDO, LO SPLENDIDO RICORDO DI PAPA’ PIPPO
Pippo ha ricordato così il figlio: “Mario viaggiava spesso per lavoro, faceva il mio stesso lavoro, era eccezionale, capiva, studiava, imparava, sempre umile, tranquillo, aiutava tutti. E a casa era la nostra luce: quando arrivava lui, arrivava il sole. Non è retorico per dire che era un bravo figliolo, ma Mario era eccezionale e lo possono dire tutte le persone che l’hanno conosciuto. Hanno parlato male di Mario i giornali – ha continuato – dicevano che era un cocainomane, un puttaniere, e invece Mario era una persona per bene, un bravo ragazzo”.
“Voci non vere: Mario non era sicuramente un drogato, erano cattiverie più qualcos’altro… qualcuno che lo invidiava? Può darsi, le ipotesi sono tante. Noi abbiamo la nostra opinione, ma non vogliamo andare avanti con le opinioni, bensì con le carte: noi abbiamo sempre documentato ciò che abbiamo detto. Dobbiamo dare dignità a questo ragazzo, io come padre e voi come giornalisti” – ha concluso. I genitori di Mario Biondo sentono quindi di essere più vicini alla verità dopo dodici anni di dolore. Sperano che finalmente si possa fare chiarezza su quanto accaduto al povero cameraman.