Massimo Ambrosini e la moglie Paola, ospiti a Verissimo, hanno parlato della malattia del figlio Alessandro, a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 1. “È stato un fulmine a ciel sereno, adesso stiamo cercando di andando avanti. Una cura definitiva non c’è, possiamo solo gestirla. I medici ci continuavano a chiedere come ce ne siamo accorti, perché quando sono così piccoli è molto difficile. In genere arrivano in ospedale quando già sono molto gravi. Noi ce ne siamo accorti perché beveva molto, faceva tanta pipì ed aveva iniziato a dimagrire”.
A fare la prima diagnosi è stata proprio Paola. “Avevo in casa delle strisce per le urine e ho fatto il test. I valori erano sballatissimi. Li ho mandati subito alla pediatra, che mi ha mandato a comprare il pungidito. La glicemia era altissima. I ragazzi che lavoravano in farmacia si sono bloccati, non hanno più parlato. Ho capito che era una situazione grave. Siamo corsi in ospedale, al San Raffaele, nel giro di un’ora il bambino era attaccato ai sensori, pieno di aghi. La diagnosi è stata immediata e forte. È successo tutto in un giorno”. (agg. di Chiara Ferrara)
MASSIMO AMBROSINI E LA MOGLIE A “VERISSIMO”
Massimo Ambrosini e sua moglie Paola saranno ospiti questo pomeriggio negli studi televisivi di “Verissimo” nel primo dei due appuntamenti del weekend col talk show in onda su Canale 5: e nel salotto di Silvia Toffanin l’ex centrocampista del Milan e della Nazionale italiana, oggi apprezzato commentatore e opinionista calcistico, parlerà a cuore aperto assieme alla sua compagna della difficile situazione familiare che stanno vivendo. Infatti qualche tempo fa Ambrosini aveva pubblicato sui social un video in cui rivelava che ad Alessandro, il più piccolo dei suoi tre figli (nato dopo Federico e Angelica), è stato diagnosticato il diabete di tipo 1.
In attesa di ascoltare cosa racconterà Massimo Ambrosini, per la prima volta ospite in studio assieme alla moglie Paola Angelini, alla padrona di casa scopriamo qualcosa in più su questa vicenda che non solo ha commosso il web ma, come accade in tutte le famiglie costrette ad affrontare con questa patologia cronica e degenerativa (ma che per fortuna può essere tenuta sotto controllo e con cui si riesce a convivere grazie alle terapie e a device tecnologici sempre più precisi e invisibili), ha inevitabilmente colpito molto i due genitori. Nato nel 2020, al piccolo Alessandro è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 e che deve il suo nome proprio all’insorgenza in età pediatrica o comunque giovanile: “Da sei mesi la mia vita e quella della mia famiglia sono state letteralmente sconvolte dalla malattia di nostro figlio”, aveva detto l’ex centrocampista rossonero accennando alla patologia cronica e autoimmune e alle “conseguenze gravissime che può avere”.
AMBROSINI, “MIO FIGLIO ALESSANDRO HA IL DIABETE E…”
Il coraggio di Massimo Ambrosini, da genitore e da figura pubblica, di parlare sui social e successivamente con la stampa della patologia del piccolo Alessandro è stato importante non solo per esprimere vicinanza a decine di migliaia di famiglie che in Italia devono affrontare questo problema ma anche per diventare un testimonial della ricerca per sconfiggere il diabete dato che al momento l’unica cura, almeno per il tipo 1, è rappresentata dalla terapia insulinica unita a uno stile di vita e a una dieta sani. “Io voglio che mio figlio Alessandro guarisca dal diabete e per sconfiggerlo l’unisca speranza passa solo ed esclusivamente attraverso la ricerca” aveva aggiunto il 45enne originario di Pesaro che da qualche tempo sostiene le iniziative della Fondazione Italiana Diabete, una delle principali organizzazioni che operano nel nostro Paese a sostegno dei malati e ovviamente della ricerca scientifica.
Ambrosini, oggi opinionista per DAZN e prima ancora per Sky Sport, aveva spiegato in un video che la sua preoccupazione per il figlio è che il diabete, oltre ad essere oggi ancora incurabile, è una “malattia invisibile” anche se c’è sempre una speranza per tutte le oltre 200mila persone che ne soffrono in Italia. “È una malattia che non si vede, ma può avere conseguenze gravissime. Siamo costretti costantemente a tenere monitorata la sua glicemia e fare iniezioni di insulina più volte al giorno, tutti i giorni”. Per sensibilizzare sul tema, il diretto interessato prenderà parte anche alla Milano Marathon in una staffetta che prende il nome di ‘Born to Run’ e che coinvolgerà anche alcuni suoi ex compagni di squadra ai tempi del Diavolo come Costacurta, Shevchenko e Dida, peraltro tutti taggati nel video post in cui parlava per la prima volta della patologia di Alessandro.