Matteo Bocelli, il figlio del tenore Andrea Bocelli, si racconta a cuore aperto tra carriera e il rapporto col padre: "Sentivo la sua mancanza e a scuola.."

Ventotto anni ed una carriera già sfavillante. Matteo Bocelli, figlio del celebre tenore Andrea Bocelli ed Enrica Cenzatti, sta vivendo un momento magico dal punto di vista professionale. Di recente ha cantato al matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sanchez a Venezia, poi ha sfornato il suo secondo album in carriera, Falling in Love. Insomma, periodo davvero impegnativo per Matteo Bocelli che ha comunque trovato il tempo per raccontare un po’ di se in una intervista a Vanity Fair.



Il giovane artista ha parlato di progetti e carriera, ma anche di rapporti personali e famogliari, ricordando alcuni aneddoti del suo passato. “Ho le mie cicatrici come tutti, ma penso di essere maturato negli ultimi anni”, spiega sulle pagine della celebre rivista. Matteo Bocelli non fa mistero di aver sofferto la separazione dei genitori e di aver patito da bambino l’assenza del papà, che spesso era in tour.



Matteo Bocelli, il rapporto con il padre e l’emarginazione ai tempi della scuola: “Ero diventato invisibile…”

“Sentivo la sua mancanza, ma la ferita più grande era che i miei genitori erano divorziati. Non credo che esista un figlio di genitori divorziati che non sia in qualche modo segnato”, il duro affondo di Matteo Bocelli. Parole dettate da una sofferenza che il ventottenne non dimentica, anche se con il tempo ha forse capito che a volte i rapporti è bene troncarli prima che diventino impossibili.

Nel suo passato, alcune ombre arrivano dal periodo della scuola. All’epoca, Matteo Bocelli si sentiva un ragazzo invisibile. “Perché le ragazze non mi filavano e io ne soffrivo. Avevo paura di non piacere, e temevo che fosse per la mia famiglia”, confida ancora il cantante. Con il passare degli anni e qualche esperienza in più, poi, Matteo ha ritrovato il giusto equilibrio e oggi quei brutti ricordi fanno parte di un passato che non c’è più.