L'intervento di Matteo Salvini al Meeting Rimini 2025 tra Manovra, Ponte sullo Stretto e Piano Casa: il video integrale del vicepremier oggi 27 agosto
SALVINI AL MEETING DI RIMINI TRA INFRASTRUTTURE E MANOVRA: “SOSTEGNO AL PIANO CASA CON MELONI”
Prima come semplice visitatore degli stand e delle mostre, poi come protagonista di un panel al MIT e infine relatore nel dialogo sul futuro delle infrastrutture in Italia: Matteo Salvini chiude l’edizione numero 46 del Meeting Rimini 2025, appena poche ore dopo la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con cui si sono sentiti al telefono visto il mancato incrocio delle due agende (la Premier subito dopo l’incontro di stamane è dovuta andare alla comunità di San Patrignano).
Smentendo così tutti i retroscena circolati nelle ultime ore di presunto scontro politico e personale tra i due pesi massimi del Governo, è il leader del Carroccio – dopo che già Meloni lo aveva citato e ringraziato nel suo discorso sui temi della prossima Manovra 2025 – a sottolineare come «la gente sia interessata su cosa fa l’esecutivo, non se ci sentiamo al telefono».
Nella telefonata post-Meeting la Presidente del Consiglio ha ringraziato il lavoro compiuto in queste settimane da Salvini e il team della Lega per mettere a punto un’importanza proposta in vista della Legge di Bilancio, ovvero il Piano Casa per le giovane famiglie: «prezzi calmierati per poter ricostruire una società amica della famiglia e della natalità», aveva detto questa mattina la leader FdI dal palco in festa del Meeting Rimini 2025.
Un piano ancora tutto da dettagliare ma che entrerà nella Manovra, assieme alle altre proposte della Lega emerse dagli interventi nel pomeriggio del vicepremier e segretario della Lega: se da un lato le banche possono dare un buon contributo alla crescita del Paese – e qualcosa potrebbe essere inserito già nella Finanziaria – per Salvini il Piano Casa è qualcosa di molto concreto, ringraziando la fiducia della Presidente Meloni, «è una priorità».
L’impulso dato dal Governo è quello di portare già nei prossimi mesi un mix ta housing sociale, case in affitto e migliaia di case in vendita alle giovani coppie con prezzi «diversi rispetti a quelli che ci sono oggi». Come già sottolineava Meloni, anche il leader della Lega ritiene fondamentale per costruire una famiglia la centralità della casa, «i mattoni nuovi servono alla famiglia e alla casa», prendendo a prestito il titolo dell’edizione appena andata in chiusura.
Tra le altre priorità della Manovra trova già da ora lo spazio per una nuova rottamazione (la quinta) delle cartelle esattoriali, in modo da non tenere più milioni di lavoratori italiani «in pieno ostaggio». Da ultimo Salvini riprende quanto aveva appena annunciato la scorsa settimana circa la necessità di rivedere il calcolo dell’ISEE come assoluto vantaggio alle famiglie che fanno più fatica e che erroneamente vengono considerate “benestanti”, visto che il valore reale degli stipendi «è assolutamente diverso rispetto a quello di 20-25 anni fa».
NUOVA POLEMICA CON MACRON E LA “PROMESSA” SUL PONTE DI MESSINA: COSA HA DETTO IL VICEPREMIER
Nella lunga giornata passata al Meeting di Rimini, il vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini (qui la sua intervista al “Sussidiario.net”) ha affrontato “spot” anche diversi altri dossier caldi della politica italiana e internazionale, non potendosi sottrarre dall’ultima polemica “personale” vista in questi giorni con il Presidente francese Emmanuel Macron: per il titolare del MIT la bocca rimane “cucita”, come spiega ai giornalisti, almeno fino al voto di fiducia che il Governo Bayrou avrà il prossimo 8 settembre nel Parlamento di Francia. L’unico elemento ribadito è che l’Italia come Governo non manderà mai soldati italiani all’estero per sparare e combattere, e potenzialmente anche morire, in Russia o in Ucraina.
Salvini insomma risponde a tono alle proposte di Macron sottolineando come nella polemica con l’Eliseo probabilmente hanno tradotto male quel suo «attaccati al tram» da cui è nata l’intera polemica: il concetto, spiega il leader leghista, è che se proprio Macron vuole un esercito straniero in Ucraina, «ecco che ci vada lui, non il popolo italiano». Un’ulteriore battuta, dai toni più distesi, arriva quando Salvini invita Macron ad attraversare il Ponte sullo Stretto con la prima auto, «ecco se possibile non elettrica».
È proprio sulla più importante opera infrastrutturale che l’Italia si appresta a costruire nei prossimi anni che scatta una promessa fatta da Matteo Salvini al popolo del Meeting di Rimini, così come all’Italia intera: dopo 50 anni di chiacchiere, alla prossima edizione del Meeting 2026 «a Dio piacendo porteremo a Rimini un padiglione ancora più importante con la posa della prima pietra del nuovo Ponte sullo Stretto di Messina». Chiosa finale sui nodi interni alla coalizione, partendo dai candidati verso le Elezioni Regionali con Salvini che svela l’incontro che si terrà a breve con Tajani, Meloni e Lupi per mettere a punto la “rosa” finale dei candidati: «Abbiamo tanti amministratori validi e in gamba in Veneto, troveremo un accordo».