Mattia Bottolo e il legame coi suoi genitori, la passione per la pallavolo tramandata dal padre: "Mi ha sempre dato dei consigli..."
Il campione di volley Mattia Bottolo è profondamente legato ai suoi genitori e non fa nulla per nasconderlo. D’altronde è orgoglioso di loro, dei valori che gli hanno trasmesso e degli insegnamenti preziosi di cui ha fatto tesoro. Ma chi sono esattamente il papà e la mamma di Mattia Bottolo? Il padre è stato un giocatore di pallavolo per molti anni ed è diventato anche allenatore del figlio. Pure la sorella è una giocatrice di pallavolo, mentre mamma è soprattutto la sua prima sostenitrice.
Papà Paolo fu centrale nella Sernagiotto e nel Charro Padova dal 1989 al 1991, collezionando un’esperienza che gli ha permesso di dare ottimi consigli al figlio, fin dai suoi primi passi in campo. “Papà ha sempre provato a darmi dei consigli quando ancora giocavo nelle giovanili”, ha raccontato Mattia Bottolo tempo fa in una intervista al Mattino di Padova.

Mattia Bottolo e il legame indissolubile con i genitori: “Li ringrazio perché…”
“Le occasioni per sentirci e parlare di pallavolo non mancano, i miei genitori mi sono sempre vicini”, ha assicurato Mattia Bottolo che, inevitabilmente, non riesce a vedere papà e mamma quanto vorrebbe, a causa dei numerosissimi impegni di pallavolo. “Allenarsi a pallavolo e studiare sono cose che stancano molto. Se ai tempi delle giovanili lo sport poteva essere uno sfogo dopo lo studio, ora sono diventati due lavori”, aveva raccontato tempo fa la stella promessa.
Che oggi è ai vertici della pallavolo, con la nazionale azzurra di cui è diventato protagonista. E chissà se tra le sue passioni, oltre al volley, è rimasta quella del pianoforte, anch’essa trasmessa dai genitori. “Li devo ringraziare, non ci potrei assolutamente rinunciare”, aveva confidato ancora a Il mattino Padova.
