Il caso di Mauro Pamiro, il professore di Crema che nel giugno del 2020 precipitò tragicamente dal tetto di un palazzo in costruzione, perdendo la vita, è tornato protagonista della diretta di Lombardia Nera. Recentemente, infatti, le indagini sono state archiviate, appurando come il docente fosse sotto l’effetto di cannabis e che si arrampicò volontariamente sul tetto dal quale è poi caduto, scagionando di fatto la moglie Debora Stella, indagata per omicidio volontario.
Il papà di Mauro Pamiro, Franco, è intervenuto a Lombardia Nera, commentando l’archiviazione ha spiegato che si è trattata di “una spiacevole sorpresa, ma dall’inizio ho avuto la percezione che questo caso fosse stato incanalato verso un solo esito e credo che sia l’unica logica conclusione di questo incanalamento. Io guardo i fatti: c’è il medico legale che dice che sul cantiere non hanno trovato lesioni alla testa, mentre noi abbiamo delle foto che dimostrano che c’è una lesione, mai verbalizzate”. Secondo il padre, insomma, si tratterebbe di un omicidio, ma di contro sembra che gli inquirenti non siano più disposti ad indagare, sostenendo l’ipotesi di un suicidio volontario. Inoltre, Franco non crede che sia morto nel cantiere, quanto piuttosto in un altro luogo e poi trasportato lì per mascherarlo come un gesto suicidario.
Il padre di Mauro Pamiro: “Dubito della posizione di Debora Stella”
Il padre di Mauro Pamiro ritiene, in generale, che vi siano troppe lacune nelle indagini, tra la tegola che secondo gli inquirenti avrebbe provocato una lesione simile al foro di un proiettile, “ma si sarebbe rotto almeno anche il naso se fosse vero. Secondo me è stata strofinata sulla testa di mio figlio, c’erano anche tracce di peli”. Similmente, è improbabile che sia riuscito a scalare il cantiere a piedi nudi senza provocarsi lesioni, così come soffriva di problemi alle articolazioni che non gli avrebbero permesso di scavalcare la recinzione alta 70 centimetri.
Rimanendo, però, sui fatti propriamente appurati, il padre di Mauro Pamiro ci tiene anche a ricordare come la moglie del figlio, Debora Stella, poco dopo il decesso “ha detto che l’aveva ucciso lei dandogli una bastonata in testa, e c’è il riscontro della lesione. Poi ha ritrattato” e le dichiarazioni sono state “ritenute nulle”. Dopo l’interrogatorio, ricorda Franco, “è stata sottoposta a TSO per due giorni, ma poi ha proseguito in ricovero volontario altri 13 giorni”. Un dettaglio, in particolare, non convince il padre di Mauro Pamiro, ed è un sandalo trovato nella bicicletta della moglie e che apparteneva al figlio, “ma è stato trovato scalzo nel cantiere. Ho incaricato vari tecnici per capire se lui li stesse indossando il giorno della morte, ma nessuno sa dirlo”.