Michelle Hunziker ospite a Verissimo: la conduttrice e showgirl italo svizzera ripercorre tutta la sua carriera e svela il segreto della sua giovinezza

C’è anche Michelle Hunziker oggi, domenica 30 marzo, tra gli ospiti di Verissimo. La modella e conduttrice italo svizzera si racconta nel salotto di Silvia Toffanin, ripercorrendo un po’ tutta la sua carriera e condividendo alcuni aspetti della sua vita privata e sentimentale. Nata in Svizzera nel 1977, Michelle Hunziker ha conosciuto il successo in Italia, dove si era trasferita già giovanissima. La svolta, dunque, arriva nel belpaese, dove si fa conoscere al grande pubblico grazie e soprattutto a Buona Domenica. Nel corso degli anni sono numerose le sue partecipazioni in tv, compresa la brillante co-conduzione di Zelig con Claudio Bisio.



Oggi all’età di quarantotto anni è una delle nonne più giovani di Italia, grazie alla nascita del nipotino Cesare, frutto d’amore di sua figlia Aurora Ramazzotti e Goffredo Cerza. Benché viaggi ormai verso i cinquant’anni, Michelle Hunziker è ancora una splendida donna. Anzi sembrerebbe che il passare degli anni le abbia persino giovato.



Michelle Hunziker, confessione piccante: “Così giovane grazie all’autoerotismo e poi…”

“Ho un’età biologica di 25 anni. Come faccio? Niente zuccheri, sport, amore e… autoerotismo”, ha confessato in una intervista piccante al Corriere della Sera. “Un po’ di vita l’ho vissuta, sono una mamma e anche una nonna quindi vado ascoltata”, ha detto Michelle Hunziker. Amare se stessa per amare gli altri, una regola che la showgirl osserva ancora oggi, molto attentamente, dopo aver vissuto gioie e delusioni nella vita privata e sentimentale.

“Ho sempre creduto che le emozioni e lo stato d’animo governano le nostre cellule. Noi siamo fatti di cellule e vibriamo ogni singolo giorno di questo”, spiega Michelle. “E’ bene imparare a governare le proprie emozioni, fare un lavoro su sé stessi per essere i più sereni possibile”, il consiglio spassionato della showgirl italo svizzera. Come darle torto? Lei ne è l’esempio lampante.