Il Milan vince la prima partita in campionato, contro il Venezia, con il predominio della partita in tutte le zone. Così le voci su Fonseca cesserebbero...

Il Milan vince la prima partita in campionato, pur se contro un avversario ampiamente alla sua portata e senza faticare. Troppo divario fra la multinazionale milanese e il neopromosso Venezia per poter pensare a una partita equilibrata. Per il momento si calmano le voci riguardanti un possibile cambio di allenatore con Allegri, Sarri e anche qualche straniero. E pensare che nel calcio estivo il Milan era quello che sembrava aver fatto meglio di tutti gli altri club, battendo i più importanti club europei.



Il Milan ha giocato con Maignan in porta, dove ha ampiamente fatto il suo dovere, Emerson Royal a destra, dove ha iniziato a migliorare il livello delle sue prestazioni, Gabbia al centro, ormai a livello dei titolari, Pavlovic sempre fra i migliori ormai, Theo Hernandez autore di un pregevole gol stile biliardo di precisione, Fofana ormai ben inserito a centrocampo, poi sostituito con il giovane Zeroli, Loftus-Cheek a completare il duo di centrocampo, davanti Reijnders come portatore di fantasia e Pulisic ad alternarsi con Reijnders, Okafor a sostituire Reijnders, Leao volitivo e autore del colpo di tacco che ha mandato in gol Hernandez, a fianco di Abraham, Morata al rientro dall’infortunio che ha sostituito Leao, mentre Musah ha sostituito Abraham.



Il Milan ha avuto il predominio della partita in tutte le zone, difesa e centrocampo, e se dovesse disputare le prossime partite con la stessa voglia e partendo dal basso, come vuole Fonseca, le voci su quest’ultimo cesserebbero automaticamente. I gol: Hernandez su assist di Leao, di testa di Gabbia con tocco di Fofana e i due calci di rigore di Pulisic e Abraham.

(Carlo Cattaneo)

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