In pochissimo tempo Milano ha visto due grandi cambiamenti: il primo per iniziativa sua, con il voto dei cittadini; il secondo per volontà del Papa. Come già anticipato sugli organi di stampa, da ieri infatti Angelo Scola è il nuovo arcivescovo di Milano. Benedetto XVI ha scelto ufficialmente il Patriarca di Venezia come successore di Dionigi Tettamanzi sulla cattedra di sant’Ambrogio. «L’obbedienza è l’appiglio sicuro per la serena certezza di questo passo a cui sono chiamato» ha detto il cardinale Scola nel suo primo messaggio di saluto alla città. «È un intellettuale finissimo» dice di lui Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere «però accanto all’intellettuale vedi l’uomo che ha del popolo l’immediatezza, che sa parlare con la persona che non ha studiato perché la raggiunge col cuore. Saprà senz’altro ascoltare tutti».
Alessia Pifferi, morto l'ex marito Francesco Miranda: indaga procura di Milano/ Il giallo della gastroscopia
Aldo Cazzullo, da osservatore del costume e della politica italiana, com’è la diocesi che attende Angelo Scola?
Luca Scatà, morto poliziotto che uccise terrorista di Berlino/ "Lunga malattia": si era sposato in ospedale
Cosa intende?
Milano, maltrattamenti all'asilo nido: arrestate 2 maestre e titolare/ Soprusi anche dopo i primi controlli
Le farà valere anche a Milano?
Certamente. Anzi, proprio questo pensiero fatto di concetti nuovi e molto forti collocherà Scola in continuità con la tradizione di spiccata autonomia culturale della Chiesa ambrosiana rispetto al resto del mondo cattolico, ma senza contrapposizioni o contrasti. Sono convinto che Scola saprà dialogare con tutta la società civile milanese, non solo con i cattolici, ma anche con tutto il mondo laico.
Secondo lei cosa porta Scola a Milano della sua decennale esperienza pastorale a Venezia?
Milano, maltrattamenti all'asilo nido: arrestate 2 maestre e titolare/ Soprusi anche dopo i primi controlli
Questo popolo che ha citato, c’è ancora a Milano o no?
E Scola è attrezzato per incontrare questo popolo, assai più vario e composito di quello veneziano?
Milano, maltrattamenti all'asilo nido: arrestate 2 maestre e titolare/ Soprusi anche dopo i primi controlli
Sicuramente sì, innanzitutto perché lui stesso è lombardo, ma lombardo «manzoniano» (il riferimento è a Malgrate, in provincia di Lecco, paese originario di Scola, ndr) e dunque di periferia. Ha radici provinciali molto forti e questa è una sua grande fortuna. È un intellettuale finissimo, però accanto all’intellettuale vedi l’uomo che ha del popolo l’immediatezza, che sa parlare con la persona che non ha studiato perché la raggiunge col cuore. Certo Scola non darà ragione a tutti, ma saprà senz’altro ascoltare tutti.
Milano, maltrattamenti all'asilo nido: arrestate 2 maestre e titolare/ Soprusi anche dopo i primi controlli
Lei come lo ha conosciuto?
Seppi che gli piacevano le mie interviste, e ne concordammo una. Mi parlò della sua idea di nuova laicità, il giorno dopo tutti i giornali dibattevano le questioni aperte da Scola, da Prodi a Pannella. Ho continuato ad intervistarlo. Non è difficile: in lui si trova un calore umano che fa sentire a proprio agio.
Che cosa lo ha più colpito di lui, durante le molte occasioni della vostra collaborazione?
Milano, maltrattamenti all'asilo nido: arrestate 2 maestre e titolare/ Soprusi anche dopo i primi controlli
«Fosse stata decisa collegialmente» ha scritto Sandro Magister sul suo sito «dall’alto clero e dai maggiorenti del laicato milanese, la sua nomina non sarebbe mai passata». È così?
(Federico Ferraù)