Benedetto XVI prosegue la visita di tre giorni nel capoluogo lombardo, la più lunga di sempre in una città italiana. L’occasione è data dall’incontro mondiale delle famiglie, che culminerà domani con la Messa all’aperto all’aeroporto di Bresso dove sono attese due milioni di persone. Stasera invece il Pontefice prenderà parte alla veglia e all’incontro con le famiglie, sempre nel medesimo luogo. Numerosi nel frattempo gli impegni del Santo Padre. Oggi il Papa si è recato allo Stadio Meazza dove ha incontrato i cresimandi provenienti da tutta la regione, una folla straordinaria fatta di 80mila persone tra giovani e adulti. In tale occasione il Papa ha voluto ricordare come la santità sia una occasione per tutti a qualunque età: “Cari ragazzi, vi dico con forza: tendete ad alti ideali, siate santi. Ma è possibile essere santi alla vostra età? Vi rispondo: certamente. Lo dice anche sant’Ambrogio, grande Santo della vostra Città, in una sua opera”. Proseguendo a parlare del concetto di santità, il Papa ha spiegato come essa sia la normale via di tutti i cristiani, e che non è riservata a pochi eletti, ma è aperta a tutti. “Naturalmente, con la luce e la forza dello Spirito Santo, che non ci mancherà se stendiamo le nostre mani e apriamo i nostri cuori. E con la guida di nostra Madre, Maria” ha aggiunto. Benedetto è stato accolto con una grande festa fatta di canti e coreografie colorate. Un giovanissimo cresimando, Giovanni Castiglione, si è rivolto al Santo Padre dicendo che oggi lo accoglievano nello stadio dove giocano i loro campioni, ma oggi il campione è lui, il Papa: il campione più grande e anche l’allenatore dell’immensa squadra che è la Chiesa. Ecco il testo integrale del discorso di Benedetto XVI ai cresimandi.
“Cari ragazzi e ragazze!
E’ una grande gioia per me potervi incontrare durante la mia visita alla vostra Città. In questo famoso stadio di calcio, oggi i protagonisti siete voi! Saluto il vostro Arcivescovo, il Cardinale Angelo Scola, e lo ringrazio per le parole che mi ha rivolto. Grazie anche a Don Samuele Marelli. Saluto il vostro amico che, a nome di tutti voi, mi ha rivolto il benvenuto. Sono lieto di salutare i Vicari episcopali che, a nome dell’Arcivescovo, vi hanno amministrato o amministreranno la Cresima. Un grazie particolare alla Fondazione Oratori Milanesi che ha organizzato questo incontro, ai vostri sacerdoti, a tutti i catechisti, agli educatori, ai padrini e alle madrine, e a quanti nelle singole comunità parrocchiali si sono fatti vostri compagni di viaggio e vi hanno testimoniato la fede in Gesù risorto e vivo.
Voi, cari ragazzi, vi state preparando a ricevere il sacramento della Cresima, oppure l’avete ricevuto da poco. So che avete compiuto un bel percorso formativo, chiamato quest’anno «Lo spettacolo dello Spirito». Aiutati da questo itinerario, con diverse tappe, avete imparato a riconoscere le cose stupende che lo Spirito Santo ha fatto e fa nella vostra vita e in tutti coloro che dicono «sì» al Vangelo del Signore Gesù. Avete scoperto il grande valore del Battesimo, il primo dei Sacramenti, la porta d’ingresso della vita cristiana. Voi lo avete ricevuto grazie ai vostri genitori, che insieme ai padrini, a nome vostro hanno professato il Credo e si sono impegnati a educarvi nella fede. Questa è stata per voi – come anche per me, tanto tempo fa! – una grazia immensa. Da quel momento, rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, siete entrati a far parte della famiglia dei figli di Dio, siete diventati cristiani, membri della Chiesa.
Ora siete cresciuti, e potete dire il vostro «sì» a Dio, un «sì» libero e consapevole. Il sacramento della Cresima conferma il Battesimo ed effonde su di voi con abbondanza lo Spirito Santo. Voi stessi ora, pieni di gratitudine, avete la possibilità di accogliere i suoi grandi doni che vi aiutano, nel cammino della vita, a diventare testimoni fedeli e coraggiosi di Gesù. I doni dello Spirito sono realtà stupende, che vi permettono di formarvi come cristiani, di vivere il Vangelo e di essere membri attivi della comunità. Ricordiamo insieme questi doni:
– il primo è la sapienza, che vi fa scoprire quanto è buono e grande il Signore e rende la vostra vita piena di sapore, perché siate, come diceva Gesù, «sale della terra»;
– poi il dono dell’intelletto, così che possiate comprendere in profondità la Parola di Dio e le verità della fede;
– quindi il dono del consiglio, che vi guiderà alla scoperta del progetto di Dio sulla vostra vita;
– il dono della fortezza, per vincere le tentazioni del male e fare sempre il bene, anche quando costa sacrificio;
– viene poi il dono della scienza, che insegna a trovare nel creato i segni, le impronte di Dio e ad animare con il Vangelo il lavoro di ogni giorno;
– un altro dono è quello della pietà, che tiene viva nel cuore la fiamma dell’amore per il nostro Padre che è nei cieli, in modo da pregarLo ogni giorno con fiducia e tenerezza di figli amati;
– il settimo e ultimo dono è il timore di Dio, che non significa paura di Lui, ma sentire per Lui un profondo rispetto e il desiderio di fare sempre la sua volontà.
Cari ragazzi, tutta la vita cristiana è un cammino, è come percorrere un sentiero che sale su un monte in compagnia di Gesù; con questi doni preziosi la vostra amicizia con Lui diventerà ancora più vera e più stretta. Essa si alimenta continuamente con il sacramento dell’Eucaristia, nel quale riceviamo il suo Corpo e il suo Sangue. Per questo vi invito a partecipare sempre con gioia e fedeltà alla Messa domenicale, quando tutta la comunità si riunisce insieme a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio e a prendere parte al Sacrificio eucaristico. E accostatevi anche al Sacramento della Penitenza, alla Confessione: è l’incontro con Gesù che perdona i nostri peccati e ci aiuta a compiere il bene. Non manchi poi la vostra preghiera personale di ogni giorno. Imparate a dialogare con il Signore, confidatevi con Lui, ditegli le gioie e le preoccupazioni, e chiedete luce e sostegno per il vostro cammino.
Cari amici, voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli oratori. L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore! In famiglia, siate obbedienti ai genitori, ascoltate le indicazioni che vi danno, per crescere come Gesù «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,51-52). Infine, non siate pigri, ma ragazzi e giovani impegnati, in particolare nello studio: è il vostro dovere quotidiano e una grande opportunità che avete per crescere. Siate disponibili e generosi verso gli altri, vincendo la tentazione di mettere al centro voi stessi, perché l’egoismo è nemico della gioia. Se gustate adesso la bellezza di far parte della comunità di Gesù, potrete anche voi dare il vostro contributo per farla crescere e saprete invitare gli altri a farne parte. Permettetemi anche di dirvi che il Signore ogni giorno, anche oggi, qui, vi chiama a cose grandi. Siate aperti a quello che vi suggerisce e se vi chiama a seguirlo sulla via del sacerdozio o della vita consacrata, non ditegli di no! Gesù vi riempirà il cuore per tutta la vita!
Cari ragazzi, vi dico con forza: tendete ad alti ideali, siate santi! Ma è possibile essere santi alla vostra età? Vi rispondo: certamente! Lo dice anche sant’Ambrogio, grande Santo della vostra Città, in una sua opera: «Ogni età è matura per Cristo» (De virginitate, 40). E soprattutto lo dimostra la testimonianza di tanti Santi vostri coetanei, come Domenico Savio, o Maria Goretti. La santità è la via normale del cristiano: non è riservata a pochi eletti, ma aperta a tutti. Naturalmente, con la luce e la forza dello Spirito Santo! E con la guida di nostra Madre. Chi è nostra Madre? E’ la Madre di Gesù, Maria. A lei Gesù ci ha affidati tutti, prima di morire sulla croce. La Vergine Maria custodisca allora sempre la bellezza del vostro «sì» a Gesù, suo Figlio, il grande e fedele Amico della nostra vita. Così sia!”.