Le minacce rivolte alle scuole degli Stati Uniti d’America potrebbero provenire dall’estero. Questa è la conclusione a cui sembrano essere giunti gli agenti dell’FBI, i quali ritengono che la recete ondata di false segnalazioni di ordigni e sparatorie nelle scuole superiori e nei college di tutti gli USA sarebbero giunte da altre nazioni. Come sottolinea l’Associated Press sulle colonne di “USA Today”, fino a questo momento sono state identificate telefonate minatorie (o e-mail dello stesso tenore) a circa 250 college, 100 licei e numerose scuole medie.
In base alle indagini condotte dall’FBI, queste minacce alle scuole parrebbero non avere motivazioni razziali e gli agenti che hanno rintracciato i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail utilizzati hanno localizzato questi ultimi in Paesi stranieri. Tale precisazione giunge proprio a margine di un periodo in cui le istituzioni accademiche di tutta la nazione hanno dovuto affrontare un’ondata di minacce, molte delle quali hanno preso di mira college e università storicamente frequentati da studenti di colore.
MINACCE A SCUOLE USA: NUOVA ONDATA DOPO QUELLA DI GENNAIO E FEBBRAIO 2022
Ancora “Associated Press” rammenta che, a inizio 2022, tra gennaio e febbraio, decine di college storicamente neri sono stati presi di mira da telefonate o e-mail che minacciavano di far esplodere bombe nei loro campus. Più di 50 scuole hanno ricevuto minacce che contenevano insulti razziali, ha evidenziato l’FBI e tre dei numeri che sono stati utilizzati per le telefonate sarebbero collegati direttamente al territorio degli States. In tal senso, il Dipartimento di Giustizia ha collaborato con i procuratori statali e ha intentato una causa contro un minore in un caso di minaccia non correlato.
Come si evince dai dettagli sopra riportati, si tratta di un filone di minacce alle scuole totalmente diverso rispetto a quello più recente, mentre sarebbe più simile quello delle telefonate minatorie ricevute da 19 college, università e chiese storicamente “nere”, in quanto gli investigatori ritengono che le chiamate siano state realizzate dall’estero, visto e considerato anche che chi telefonava aveva voci e accenti diversi da quello locale.