Nelle scorse ore è arrivata la svolta: Agostino Miozzo ha lasciato la guida del Comitato tecnico scientifico. Una decisione a sorpresa, concordata con Palazzo Chigi e con il ministro Roberto Speranza: al suo posto dovrebbe arrivare Fabio Ciciliano, attuale segretario del Cts. Per l’esperto è già pronta una nuova avventura: sarà al fianco del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi «per dedicarsi ai problemi della scuola».
Nella nota diramata ieri, Agostino Miozzo ha sottolineato che nel tempo sono state progressivamente modificate le competenze ed il ruolo originale, ritenendo compiuto il suo incarico da coordinatore del Cts: «Credo di potermi dedicare ora ad un’altra emergenza, quella scolastica; spero di poter dare un fattivo contributo a quel settore che considero strategico per la vita ed il futuro del nostro Paese».
AGOSTINO MIOZZO: “CTS NON SERVE PIU'”
Parole ben più nette quelle di Agostino Miozzo nell’intervista rilasciata oggi a Repubblica. Secondo l’ex coordinatore il Comitato tecnico scientifico ha esaurito il suo motivo di essere: «Ha lavorato bene, con coraggio, per tredici mesi. Possiamo anche dire che tra vuoti istituzionali e risposte da sperimentare ha contribuito a salvare questo Paese, ma adesso non serve più». Secondo Miozzo adesso c’è una struttura in grado di affrontare la battaglia contro il Covid-19, mentre prima il Cts ha dovuto supplire a mancanze palesi: «Le Regioni andavano per conto loro, i ministeri faticavano. Ora c’è un coordinamento generale e un blocco istituzionale più saldo». E ancora: «Autocritica? L’abbiamo fatta sempre. Forse non siamo stati capaci, ma forse non dipendeva da noi, di curare bene la comunicazione, specie verso le categorie più sensibili e fragili, i giovani e i ragazzi».