Morgan, ospite oggi a La Volta Buona, ha raccontato del rapporto con i genitori e in particolare del legame speciale con il papà.
Lui stesso si è definito istrionico ed è difficile trovare un aggettivo più calzante per un artista come Morgan; all’anagrafe Marco Castoldi, noto per le sue gesta non solo nel mondo della musica ma anche per l’apporto nel mondo dello spettacolo proprio dal punto di vista della cultura smisurata che gli appartiene. Ospite oggi nel salotto de La Volta Buona di Caterina Balivo ha scelto di raccontarsi non solo dal punto di vista delle tappe professionali ma anche ricostruendo la sua infanzia; gli albori della passione e il rapporto con i genitori, in particolare con il compianto papà.
Morgan è partito dalle prime esibizioni in famiglia, quando si alzava in piena sera per esibirsi davanti agli amici dei genitori. I primi applausi, le prime testimonianze di come la sua arte fosse già spiccata seppur nel fiore degli anni. “L’istrione vuole l’amore, amo far felici le persone, l’intrattenimento è questo”. Proprio a proposito di felicità, spicca il ricordo del suo rapporto con il papà. Caterina Balivo ricorda la caratura ligia ed a tratti severa della mamma; una sorta di compendio alla natura più dolce del papà. “Lui era molto dolce e soprattutto elegante, una persona con una ‘femminilità maschile’. Una delicatezza d’animo come una donna, nel senso proprio gentile. Al contempo sapeva essere serio; è stato bravissimo”.
Morgan a La Volta Buona: “Ecco perchè sono stato ‘complice’ del mio papà…”
Proseguendo nel racconto dei genitori, e in particolare del papà, Morgan ha sottolineato un aspetto in particolare: “Mamma lavorava, faceva la maestra, lui quindi faceva il ‘mammo’ sia per me che per mia sorella. E’ sempre stato affettuoso”. Emblematico poi il periodo delle difficoltà economiche, quando un giovanissimo Marco Castoldi decise di essere ‘complice’ del papà lavorando per lui al fine di non lasciar emergere quella mortificazione: “E’ bella la libertà delle persone, io l’ho aiutato perchè volevo farlo. Sono sempre stato un bambino ‘vecchio’, ero molto riflessivo, amavo la musica”. Il cantautore – sempre a La Volta Buona – ha poi aggiunto: “Amavo andare a lavorare e i soldi che guadagnavo li davo a lui; era in difficoltà e siccome lui non voleva rivelarlo io facevo sembrare che li avesse guadagnati lui”.