In California, a partire dal 2027, i morti potranno essere trasformati in concime. Il Governo, come riportato da Adnkronos, ha infatti approvato un disegno di legge che permette la “riduzione organica naturale” (NOR) dei resti umani nel suolo. A livello burocratico, il processo è detto “compostaggio umano” e verrà tra qualche anno introdotto tra i metodi di sepoltura legalizzati, al fianco di quella tradizionale e la cremazione.
Negli Stati Uniti ci sono già delle imprese di pompe funebri specializzate, come la Return Home, il cui nome è già emblematico. “Le regole sono identiche a quelle dei resti cremati”, ha detto la fondatrice Micah Truman. Il processo prevede infatti che il corpo del defunto venga collocato in una bara ermetica con materiali biodegradabili come trucioli di legno e fiori. Lì la decomposizione avviene naturalmente in un periodo che va da 30 a 45 giorni. Successivamente i resti potranno essere restituiti alla famiglia, che avrà il compito di decidere se conservarli o disperderli, utilizzandoli come concime.
Morti trasformati in concime in California: perché è utile
Dopo l’approvazione in California della legge che prevede che i morti possano essere trasformati in concime a partire dal 2027, in molti si stanno domandando perché questa tecnica possa essere vantaggiosa. A spiegarlo, come riportato da Adnkronos, è stata Cristina Garcia, tra i sostenitori della proposta. “Quando abbiamo una bara e la mettiamo nel terreno, ci sono molte sostanze chimiche che vengono rilasciate e spesso finiscono nella nostra acqua. Quando facciamo la cremazione ci sono molte emissioni di carbonio”, ha scritto in un tweet.
Il processo di “compostaggio umano”, al contrario, è del tutto naturale e non causa danni all’ambiente. “Incendi, siccità estrema, ondate di calore ci ricordano che il cambiamenti climatico è in atto e dobbiamo fare tutto il possibile per limitare le emissioni di metano e anidride carbonica”, ha sottolineato. È per questo motivo che questa nuova soluzione sarà accolta certamente con entusiasmo dagli ambientalisti.