• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Motori » CASO VOLKSWAGEN/ Il futuro di Wolfsburg (con lo “zampino” di Piech)

  • Motori

CASO VOLKSWAGEN/ Il futuro di Wolfsburg (con lo “zampino” di Piech)

Travolta dal diesel-gate, Volkswagen volta pagina, quanto meno ai vertici aziendali: Winterkorn lascia la guida a Muller. Per FRANCO OPPEDISANO non è una coincidenza

Franco Oppedisano
Pubblicato 27 Settembre 2015
piech_ferdinand_r439

Ferdinand Piech (Infophoto)

Quando meno di dieci giorni fa Martin Winterkorn al Salone Francoforte ha detto “Entro il 2020 stravolgerò Volkswagen” non immaginava certo che sarebbe bastati pochi giorni per trasformare la sua previsione in realtà. Il gruppo automobilistico più grande del mondo è a pezzi, oltre mezzo milione di dipendenti sono preoccupati, decine di anni di investimenti miliardari per costruirsi una reputazione internazionale integerrima sono stati buttati nel giro di tre giorni.


Incentivi auto elettriche 2025/ Un nuovo bonus da 11mila euro: come funziona, a chi spetta e come richiederlo


Il titolo in Borsa ha perso una montagna di quattrini e Winterkorn ha dato le dimissioni. In un amen è crollato un uomo potentissimo che aveva appena raggiunto l’apice della sua carriera. Sotto la sua direzione, il gruppo tedesco era passato da otto a dodici marchi, gli stabilimenti produttivi erano più che raddoppiati, i profitti quasi triplicati e le vendite cresciute del 64% fino a 202 miliardi di euro di fatturato e 10,1 milioni di unità. “Guadagno ogni centesimo che mi danno”, sottolineava Winterkorn a chi gli ricordava i 16 milioni di euro annui che incassava dal gruppo tedesco. Era il manager europeo più pagato in assoluto e il suo sorriso al Salone dell’auto di Francoforte la diceva lunga su un uomo che aveva tutto: denaro, potere, prestigio.


Carburanti green fuori dal piano Bruxelles: crisi automotive/ Italia vs Commissione: “tradimento politico”


Aveva rischiato di cadere cinque mesi fa quando quello che era il deus ex machina di Volkswagen, Ferdinand Piech, il nipote di Porsche e icona del gruppo e dell’intero settore automotive, allora presidente del Consiglio di sorveglianza e grande azionista del gruppo, aveva dichiarato di non essere soddisfatto dei risultati ottenuti e aveva chiesto senza mezzi termini la sua testa. Winterkorn aveva resistito, combattuto, mosso tutte le pedine giuste e alla fine aveva vinto: lui restava con maggiori poteri e Piech usciva dal gruppo.

Il figlio aveva divorato il padre. La carriera di Winterkorn, infatti, era iniziata nel 1981 quando fu chiamato da Audi a fare da assistente proprio all’allora giovane Piech. Insieme avevano “inventato” i motori turbodiesel e la trazione Quattro. Insieme avevano prima scalato le posizioni di potere dentro Audi e poi nel Gruppo Volkswagen.


AUTOMOTIVE/ Dai biocarburanti l'alternativa ai diktat Ue, Guidesi: ora von der Leyen può salvare il settore


Una coppia di samurai invincibili che avevano mandato la casa automobilistica tedesca tra le stelle aprendo e sfruttando a pieno il boom del mercato cinese, comprato marchi automotive in giro per il mondo, puntato senza alcun timore a diventare i numeri uno del mondo. Sempre d’accordo, almeno all’apparenza. Fino a pochi mesi fa. C’è chi dice che il motivo fossero i risultati economici o i poco brillanti risultati negli Usa.

A parere chi scrive la frattura è arrivata quando Ferdinand Piech ha cominciato ad accarezzare l’idea di un merger con Fca perché aveva capito che i limiti del colosso tedesco erano la scarsa capacità di costruire e vendere auto piccole e l’impossibilità di avere risultati negli Usa paragonabili a quelli di Asia ed Europa. Il gruppo guidato da Marchionne era il partner perfetto per Piech, ma non per Winterkorn che, forse preoccupato da un’operazione colossale e dal peso di un personaggio come Marchionne dentro l’azienda, ha fatto appello alla politica e ai sindacati, presenti nel Consiglio di sorveglianza del gruppo per bloccare il merger sul nascere. Non è un mistero che anche il cancelliere tedesco Angela Merkel tifasse per Winterkorn contro l’azionista austriaco Piech, forse spaventata dalle conseguenze occupazioni in Germania di un progetto così grandioso.


Volkswagen chiude in Usa con altri 1,2 miliardi di dollari


Dal 25 aprile 2015, giorno in cui Piech ha lasciato dopo 13 anni la presidenza del Consiglio di sorveglianza del gruppo, le azioni Volkswagen sono passate da 230 euro a circa 115 euro, ma prima dello scoppio della crisi attuale viaggiavano attorno ai 160 euro. La famiglia Porsche, alla quale appartiene anche Piech, ma che ha votato a favore di Winterkorn, ha il 31,5% delle azioni ordinarie, dunque ha portato a casa una minusvalenza di decine di miliardi di euro e rischia di non vedere un dividendo per almeno un paio d’anni. Il Land tedesco della Bassa Sassonia, che ha il 12,4% delle azioni ordinarie e il 20% dei diritti di voto, ha perso almeno il doppio dell’equivalente di una manovra finanziaria italiana e non potrà più usare le ricche cedole Volkswagen per i propri servizi pubblici. Mentre gli arabi della Qatar Holding, che sono i terzi azionisti per importanza, devono forse ancora capire cosa è successo ai loro soldi e perché. Botte che abbatterebbero un toro e giustificano tutto. Persino, dopo essersi leccati le profonde ferite, un’inversione di rotta.


Volkswagen condannata per la prima volta a rimborsare un'auto


Il ritorno di Piech? Difficile soprattutto per una questione di età, dato che ha 78 anni. Ma sapete quale uomo aveva scelto “il vecchio” per sostituire Winterkorn cinque mesi fa? Proprio quel Matthias Müller, numero uno del marchio Porsche, uno dei 14 del gruppo, che un atterrito Consiglio di sorveglianza fatto da sindacalisti, politici e parenti serpenti di Piech, ha deciso venerdì di issare al comando del colosso acciaccato. Sarà una coincidenza? Non credo.

Leggi anche

  • Volkswagen chiude in Usa con altri 1,2 miliardi di dollari
  • Volkswagen condannata per la prima volta a rimborsare un'auto
  • Dieselgate, l'Fbi arresta un manager Volkswagen

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Motori

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Motori

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net