Black inizia a scrivere canzoni molto presto, ispirandosi ad Elvis Presley e specialmente al film Jailhouse Rock in cui l’attore e cantante esponeva la propria arte. Scrive e pubblica Wonderful Life grazie a Rox Records, una piccola casa discografica di Liverpool a soli 23 anni, nel 1985. Le copie vendute sono pochissime ma ottiene ugualmente un contratto con la A&M, un’etichetta che in quegli anni è già sinonimo di qualità per la musica pop. Nel 1987, Black ripubblica Wonderful Life con qualche piccola modifica negli arrangiamenti ed ottiene la presenza fissa sia nelle tv musicali che nelle radio di tutta Europa. Sono parole tristi, malinconiche, tipiche della musica pop di quegli anni, in netto contrasto con il titolo. “Ho bisogno di un amico che mi faccia felice e non restare qui da solo. Guardami mentre sto qui ancora solo, dritto nella luce del sole”. Così intonano alcune parole del testo e che evidenziano lo stato d’animo in cui in realtà versava il cantante nel momento in cui ha creato il brano. Il riconoscimento mondiale della sua bravura diviene tuttavia ben presto anche una gabbia da cui riesce ad uscirne. Anni dopo, Black afferma in un’intervista che “ad ogni canzone che scrivevo, c’era qualcuno che diceva ‘eh però non è Wonderful Life’”.
Il cantante Colin Vearncombe, conosciuto come Black, è morto questa mattina. “Non camminerai mai da solo”, così inizia il triste comunicato che la famiglia ha voluto diffondere, tramite i social, la notizia del cantante di ‘It’s a wonderful life’. “E’ morto in pace”, continua il post che trovate , “circondato dalla famiglia che ha cantato per accompagnarlo lungo la sua strada”. La moglie Camilla ed i suoi tre figli hanno voluto ringraziare pubblicamente l’ospedale in cui Black era ricoverato da sedici giorni, affermando che i suoi funerali verranno fatti in privato. La famiglia ha voluto tuttavia prevedere una cerimonia anche a Liverpool perché consapevole che sono in molti a voler intervenire per onorarne la vita e la carriera. Black abitava da dieci anni in Irlanda, dove aveva allestito una mostra con i dipinti che aveva creato in quel periodo. Liverpool era invece la città in cui era nato e vissuto per molto tempo, producendo 15 album e pubblicando diverse poesie. “No need to laugh or cry. It’s a wonderful, wonderful life”. Così termina il comunicato della famiglia, sfruttando quelle parole che descrivevano al meglio la vita ed il pensiero del cantante e che lo avevano fatto diventare un’icona a livello mondiale. La canzone, scritta nell’87, divenne un grande successo in Italia, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Germania, e molti altri Paesi proprio per il video che lo accompagnava e che trovate .
Un solo successo, ma di livello mondiale. Il brano Wonderful Life fu uno dei più trasmessi alle radio e sui canali musicali televisivi, lo cantava un artista che si faceva chiamare soltanto Black. Vero nome, Colin Vearncombe, originario di Liverpool, è morto per le conseguenze di un brutto incidente stradale accaduto lo scorso 10 gennaio mentre si stava recando all’aeroporto di Dublino. Aveva 53 anni e da tempo viveva in Irlanda. Dopo qualche anno di gavetta, nel 1987 aveva pubblicato Wonderful Life, una canzone atipica nel panorama spensierato degli anni 80: triste, intima, con un video girato in bianco e nero che ritraeva persone quasi senza una speranza di vita. Ho bisogno di un amico, era il refrain del brano. Due anni da star poi decide di lasciare il mondo della musica: “Mai saputo frequentare le persone utili alla carriera, mai fatto sesso grazie alla popolarità, le droghe mi hanno sempre fatto schifo. Sono stati due anni di delusioni”. Il brano qualche anno fa era stato inciso anche da Zucchero.