In contemporanea con il Miami 2010, venerdì 4 giugno al “Carro Ponte” di Sesto San Giovanni si sono esibiti i Vallanzaska, il gruppo ska italiano che sta per compiere 20 anni di intensa attività. Nella band, capitanata dal vocalist Davide Romagnoni, meglio conosciuto come la Dava, si sono visti e incrociati ormai più di 50 musicisti che hanno potuto lavorare a dei progetti sempre allegri e divertenti, con un unico come comune denominatore: la musica ska.
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Il nome del gruppo, com’è facile intuire, deriva da Renato Vallanzasca (nell’ultimo cd della band, cui ha partecipato attivamente scrivendo il brano Expo 2015, si può sentire anche la sua voce), il criminale della Comasina degli anni Settanta, famoso per le sue mirabolanti fughe e per essere anche un rubacuori. A lui il gruppo ha dedicato la canzone Apologia di Renato.
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Nati nel 1991 come cover band di pezzi di successo di gruppi ska come i Madness, i Vallanzaska decisero in breve di scrivere testi propri per diventare una delle ska band più famose in Italia.
I successi si sono iniziati a vedere grazie al loro secondo album Cheope, che ha avuto una risonanza nazionale. Un ulteriore passo in avanti lo hanno avuto con la canzone Si, Si, Si, No, No, No diventata sigla della trasmissione televisiva Super Ciro. Le loro canzoni parlano sempre di temi abbastanza vicini al pubblico, soprattutto sociali, sebbene spesso cantati in maniera demenziale.
Un esempio è la traccia del loro ultimo album iPod nella quale viene narrata la leggerezza con cui si averte la necessità di possedere un iPod anche se “niente costa più dell’iPod”, e una volta che si è speso tutto quello che si aveva per avere questo prodotto unico e indispensabile, ne esce uno nuovo, l’iPhone, e quindi tutti a bramarlo, perché “niente costa più dell’iPhone”.
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Da marzo di quest’anno i Vallanzaska sono in tour per la presentazione del loro ultimo cd (il sesto), dal titolo iPorn.
Questo album, per chi ha avuto il piacere di ascoltarlo, è leggermente innovativo rispetto al classico sound dei Vallanzaska: alcune delle canzoni infatti lasciano maggior spazio al funky e al raggae e risultano essere maggiormente ritmate rispetto a quelle di qualche anno fa. Ma è proprio questo che rende i Vallanzaska un gruppo in continua crescita musicale, capace di non fermarsi ai propri “classici”, anche se questi restano i pezzi più cantati e vissuti nei concerti.
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I Vallanzaska, come loro solito, nel loro concerto non si sono semplicemente limitati a suonare pezzi, ma hanno iniziato a far partecipare il pubblico con cori, domande e un pizzico di cabaret fra alcuni dei componenti del gruppo e il cantante. Di particolare loquacità sono stati il chitarrista Lucius e il tastierista lo Skandinavo.
I suoni si sono alternati fra canzoni reggae ritmate e ska più ballabili. Indimenticabile il momento in cui il ritornello di Cime è stato proposto in differenti maniere musicali su richiesta del pubblico (blues, jazz, reggae, ecc.). Altro momento molto sentito è stata la presentazione di Reggaemilia con la domanda a uno dei ragazzi sotto il palco “Qual è la città più bella del mondo?” e la sua pronta risposta "Reggio Emilia".
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Le canzoni maggiormente ballate pogando sono state senza dubbio alcuni classici del passato come Cheope, Johnny Boy, La trattoria, ma anche la nuova Spaghetti ska. Al termine del concerto, i “Boys from Comasina” sono scesi dal palco e si sono fermati a scambiare battute con i loro fan. Tra una birra e l’altra hanno ricordato gli aneddoti più divertenti dei concerti del passato, anticipando che prepareranno qualcosa di speciale per il loro ventesimo compleanno. Non resta quindi che aspettare il febbraio del 2011.
(Marco Frigeri)