Fra i grandi protagonisti della drammatica vicenda riguardante il povero Alfredino Rampi, storia che lasciò l’Italia con il fiato sospeso per tre giorni, dal 10 al 13 giugno del 1981, vi è senza dubbio Nando Broglio. Si tratta del vigile del fuoco che durante quei terribili giorni partecipò in prima persona forse più di tutti nel salvataggio del bimbo di sei anni che cadde nel pozzo a Vermicino.
All’epoca dei fatti il pompiere aveva solo 43 anni, e fu lui a parlare per ore con il bimbo attraverso il megafono, mentre i colleghi agivano nell’intento di recuperare il povero Alfredino. Nando Broglio è stato quindi uno dei principali testimoni di quei tragici eventi, tre giorni e tre notti tutti vissuti in diretta, durante i quali lo stesso pompiere parlò senza sosta con Alfredino Rampi per fargli sentire la vicinanza dei soccorsi e nel contempo facendo in modo che lo stesso bimbo non perdesse mai le speranze e le forze, lasciandosi in qualche modo andare.
CHI È NANDO BROGLIO, IL VIGILE DEL FUOCO CHE PARLÒ AD ALFREDINO RAMPI: “NON SO COME FACEVO”
Fu un’esperienza che ovviamente segnò per sempre Nando broglio, il vigile del fuoco che durante una delle sue ultime interviste raccontò: «Non so come facevo, che cosa riuscivo a dirgli per consolarlo, forse pensavo a quello che avrei detto ai miei quattro figli, che erano poco più grandi di lui, quando avevano paura». Il pompiere le tentò tutte pur di rincuorare il piccolo Rampi, ad esempio dicendogli che una volta estratto dal pozzo lo avrebbe portato a vedere la caserma ma anche che lo avrebbe fatto salire sul camion dei vigili del fuoco, desiderio che quasi ogni bimbo ha.
Inoltre rincuorava Alfredino in merito ai colpi che lo stesso sentiva (che si rifacevano semplicemente ai tentativi dei vigili del fuoco di scavare un pozzo parallelo per provare appunto a raggiungere il piccolo), spiegando che fosse Mazinga, il robot che all’epoca andava per la maggiore fra i più piccoli. Di fatto Nando Broglio era diventato il miglior amico di Alfredino: «Ricordo che c’e stato un momento che mi era allontanato per un bisogno fisiologico – raccontò ancora il vigile – e mi sono subito venuti a chiamare, perché Alfredino mi aveva cercato».
NANDO BROGLIO, CHI È IL VIGILE DEL FUOCO CHE PARLÒ AD ALFREDINO RAMPI: “QUANDO SCIVOLÒ…”
Nel corso del salvataggio il povero Alfredino scivolò ulteriormente, di conseguenza la voce del vigile arrivò al piccolo in maniera più flebile. Le sue condizioni peggiorarono dopo la caduta, ricordava ancora il pompiere, così come la nutrizione con la sonda che non fu più possibile a causa dell’eccessiva distanza. Il bimbo aveva dimostrato delle grandi doti di resistenza ma «dopo tre giorni, stremato, probabilmente ha perso conoscenza. L’ascolto era difettoso: all’esterno arrivavano ormai solo dei flebili lamenti e l’ultima cosa che abbiamo sentito da lui è stata che aveva tanto freddo», le parole del vigile del fuoco mentre si commuovevano ricordando quegli eventi.
Purtroppo Nando Broglio, il vigile del fuoco, è morto all’età di 77 anni il 28 giugno del 2017 vicino a Roma. Per l’occasione il corpo dei vigili del fuoco lo aveva ricordato sulla sua pagina X (all’epoca Twitter) con il post “Morto il #vigiledelfuoco Nando Broglio: sostenne il piccolo Alfredino nel pozzo di #Vermicino parlandogli per oltre 24ore con un megafono”.