Il Natale a tema Kamasutra non si terrà in quel di Goa, in India: il programma pubblicizzato sui social è stato annullato dopo proteste accese

La festa di Natale a tema Kamasutra che era stata organizzata in India, precisamente nella località di Goa, non si terrà. Come riferito da The Independent, la polizia è intervenuta bloccando i festeggiamenti dopo le accese proteste degli ultimi giorni dei fedeli della Chiesa cattolica. Il Natale a tema Kamasutra era alquanto sui generis, tenendo conto che la festività natalizia si sarebbe celebrata con sesso tantrico e molte altre cose che poco c’entrano con il 25 dicembre.



Vedendo i post virali, i gruppi cattolici di Goa sono quindi intervenuti, arrivando alla fine a bloccare l’evento. Il programma si chiamava precisamente “Racconti del Kamasutra e celebrazione del Natale” e nella locandina si vedono dei motivi natalizi con palline e bastoncini di zucchero, ma anche ciò che si sarebbe celebrato, ovvero sessioni sul “fare l’amore tantrico”, “orgasmo cosmico” e “mistero delle eiaculazioni tantriche”.



Veniva inoltre precisato che “Single e coppie sono benvenuti”, ma previo il pagamento di 24.995 rupie a persona, che al cambio fanno circa 242 euro, non proprio bruscolini. Si consigliava inoltre ai partecipanti di indossare abiti bianchi e bordeaux per tutta la durata del ritiro, pari a 4 giorni. Come detto sopra, il tutto è stato fortunatamente annullato, così come comunicato dagli stessi organizzatori, e ad alzare la voce è stata in particolare O Heraldo, l’associazione cattolica di Goa, che ha presentato una denuncia formale accusando gli organizzatori di aver deliberatamente insultato la fede cristiana.



NATALE A TEMA KAMASUTRA, LE ACCUSE DEI GRUPPI CATTOLICI

Per il numero uno della GCA, Fernandes, quell’evento era “illecito, osceno e profondamente offensivo” e rappresentava “un tentativo calcolato di denigrare un’occasione sacra”. Ha inoltre sostenuto che violasse molteplici leggi del codice penale indiano, fra cui quelle riguardanti oscenità, adescamento sessuale, tratta di esseri umani e offesa ai sentimenti religiosi. La polizia ha riferito di aver “prontamente preso atto” della questione, dopo di che ha intimato agli organizzatori del Kamasutra di Natale di non procedere con il programma e, nel contempo, di rimuovere tutte le pubblicità dai social media.

La polizia ha in seguito scoperto che, nonostante l’avviso, si stava continuando ad accettare prenotazioni; di conseguenza ha ulteriormente avvisato gli organizzatori che sarebbero stati messi in pratica ulteriori provvedimenti restrittivi. “È con profonda angoscia e profondo dolore che la Chiesa di Goa affronta la recente pubblicità sui social media – ha commentato il cardinale Filipe Neri Ferraro, arcivescovo di Goa – che associa irresponsabilmente la sacra celebrazione del Natale a temi espliciti e non correlati. Tali rappresentazioni non solo mancano di rispetto alle credenze religiose di un’intera comunità, ma erodono anche i valori del rispetto reciproco e della decenza che la nostra società diversificata apprezza”.

Crocifisso, immagine di repertorio (Foto: Pixabay)

NATALE A TEMA KAMASUTRA, LE ACCESE PROTESTE A GOA

Sulla vicenda si sono espressi anche i gruppi femministi, come il Goa Women’s Forum, che ha deciso di contattare il direttore del turismo statale, avvertendolo che il ritiro avrebbe “proiettato Goa come una destinazione per il turismo sessuale”. Simile quanto denunciato da Arz, un’organizzazione con sede a Goa che si batte contro la violenza sessuale e il traffico di esseri umani, e alle critiche si sono uniti anche dei politici e degli attivisti, come ad esempio Carlos Alvares Ferreira, che ha espresso il proprio disappunto attraverso Facebook, spiegando che il programma rischiava di creare “disarmonia comunitaria”, aggiungendo che “Goa non è una destinazione peccaminosa”.

Così infine le parole di Manjit Singh, l’organizzatore dell’evento: “La polizia mi ha contattato per chiedere informazioni sul programma. La gente ha frainteso l’evento, che riguardava la meditazione, e ha sollevato obiezioni. Non c’erano prenotazioni perché l’avevo appena pubblicizzato”. Per Singh l’intenzione era solo quella di creare un evento con un “clima festoso di celebrazione”, ammettendo però che il menzionare il Natale nel manifesto è stato un errore.