‘ndrangheta in Umbria/ Decine di arresti da Reggio Calabria al centro Italia

- Davide Giancristofaro Alberti

'ndrangheta in Umbria. Questa mattina le forze dell'ordine hanno eseguito decine di arresti e sequestrato beni per diversi milioni di euro

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Decine di arresti fra Umbria e Calabria sono stati eseguiti stamane dalle forze dell’ordine, tutti personaggi appartenenti ‘ndrangheta. Come riportato in questi minuti dai principali quotidiani online, a cominciare da TgCom24.it, è emerso un quadro decisamente preoccupante, visto che le cosche calabresi si erano infiltrate “in modo significativo”, all’interno del sistema economico della regione umbra, condizionandolo a proprio favore e in modo ovviamente illecito. E’ questa la risultante di una lunga e articolata indagine portata avanti dalla Polizia, e che questa mattina ha portato a numerosi arresti e nel contempo al sequestro di beni mobili e immobili per un valore di diversi milioni di euro. L’inchiesta, durata diversi mesi, è stata realizzata dallo Sco della Polizia, in collaborazione con le squadre mobili di Perugia, Catanzaro e Reggio Calabria, coordinate dalle Dda di Catanzaro e Reggio.

‘NDRANGHETA IN UMBRIA DA REGGIO CALABRIA: ATTESA CONFERENZA

Nel mirino, una serie di presunti affiliati alle cosche della ‘ndrangheta dei Trapasso, dei Mannolo e Zofreo di San Leonardo di Cutro, nonchè dei Commisso di Siderno, famiglie che abbiamo imparato a conoscere già negli scorsi mesi, al centro di altre inchieste e altri blitz delle forze dell’ordine. In base agli accertamenti e a seguito di intercettazioni ambientali e telefoniche, è emerso che le cosche calabresi continuavano a controllare i territori che storicamente erano in loro “possesso”, e nel contempo, erano riuscite ad infiltrarsi nell’economia della regione Umbria in maniera significativa. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla maxi operazione antimafia odierna, ma alle ore 11:00 di stamane si terrà una conferenza stampa presso il Centro polifunzionale della polizia di Catanzaro, alla presenza anche del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, di quello di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e infine, del capo della Direzione centrale anticrimine (Dac) della polizia Francesco Messina, in cui verranno forniti ulteriori dettagli.





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