Nicoletta Braschi, moglie di Roberto Benigni: "Quello di Sanremo è stato il palco dei miei primi desideri", ha detto la donna vittima di un incidente nel...
NICOLETTA BRASCHI MOGLIE ROBERTO BENIGNI: “SANREMO, IL PALCO DEI MIEI PRIMI DESIDERI”
Nicoletta Braschi, moglie di Roberto Benigni, al pari del suo storico compagno è di stanza in questo periodo in quel di Sanremo. Infatti mentre l’attore e regista toscano questa sera salirà sul palco del Teatro Ariston quale ospite speciale e, con la sua comicità dissacrante e scanzonata, darà vita a uno dei monologhi più attesi di questa 70esima edizione, la 58enne attrice nata a Cesena è stata invece protagonista nella Città dei Fiori col suo ultimo spettacolo teatrale in scena presso il Casinò. La Braschi, che ha ricordato come Sanremo “è dentro il mio cuore sin da quando ero bambina” è infatti tornata in uno dei luoghi che maggiormente ama anche per via della kermesse canora che ha luogo in questi giorni: “Quello di Sanremo è il palcoscenico dei miei primi desideri fantasiosi, perché il Festival con le sue canzoni e i suoi fiori mi faceva davvero volare” ha ricordato in una recente intervista la consorte di Benigni, aggiungendo che tuttavia mai avrebbe immaginato che in futuro avrebbe potuto lavorare in questo ambiente, seppure in ambito teatrale. “Questo è un giorno magico per me dato che la realtà incontra il vecchio sogno segreto” aveva poi avuto modo di dire riferendosi alla prima in esclusiva nazionale, tenutasi proprio a Sanremo lo scorso 4 gennaio, di “Giorni felici”, l’apprezzata pièce che l’ha vista recitare al fianco di Roberto De Francesco.
NICOLETTA BRASCHI, MOGLIE DI ROBERTO BENIGNI: “PORTO NEL CUORE SANREMO”
Infatti in quel del Casinò, Nicoletta Braschi ha portato in scena uno dei testi più apprezzati di Samuel Beckett e in cui, come da tradizione del drammaturgo autore pure di “Aspettando Godot” e “Finale di partita”, si affrontano i temi cardine dell’esistenza umana e le domande che la tormentano. “Questo testo per me è un tesoro inesauribile a cui attingere, un capolavoro a cui mi sto dedicando da anni” aveva rivelato l’attrice romagnola, spiegando che come spesso accade con Beckett la drammaturgia aiuta non solo gli attori ma pure il pubblico a riflettere su se stessi, sul tempo che passa e del modo in cui si cerca di inseguirlo. “Qui si parla di noi, della condizione umana e il mio inseguire il testo di Beckett è un tentativo di restituirlo e viverlo assieme al pubblico con felicità” aveva aggiunto la Braschi che nel dramma in due atti (che vide la luce nel 1961) veste i panni di Winnie, una donna descritta come sulla cinquantina e cicciottella, che si dichiara felice della propria esistenza e anzi ne è felice, nonostante la sua totale immobilità morale e fisica dal momento che è immersa fino alla vita in un… cumulo di sabbia.