Il caso di Nora, 15enne morta a Verona, anche stamane negli studi di Storie Italiane: la madre disperata non riesce a parlare
Storie Italiane torna sul caso della povera Nora, 15enne di Verona trovata senza vita in un appartamento di una casa popolare, morta forse dopo essere stata drogata e violentata. Oggi era in collegamento la mamma della giovane, la signora Luciana, disperata, che non riesce a darsi pace per la morte della figlia, tenendo conto che la stessa ha denunciato per ben 147 volte. Don Coluccia, ospite di Storie Italiane, commenta: “C’è una madre che ha perso la sua figlia, io l’ho incontrata personalmente e l’abbraccio. Abbiamo fatto questa piccola iniziativa a Verona, siamo stati assieme, è stato un messaggio che abbiamo dato ai ragazzi”.
E ancora: “Ciò che è accaduto a Verona non deve più accadere, non si può non cogliere questa criticità, quando le famiglie hanno difficoltà non sempre i genitori hanno strumenti per stare dietro ai figli. La rete sociale deve funzionare e se si deve intervenire, se ci sono state ben 147 segnalazioni…”. La mamma e Nora si sono trovate quindi di fatto da sole, perchè nessuno è intervenuto nonostante queste denunce?
NORA, 15ENNE MORTA A VERONA: COSA NON HA FUNZIONATO?
Annamaria Casale aggiunge: “Parliamo di una minorenne quindi c’erano tutti gli strumenti per poter intercettare questa situazione, per aiutare questa mamma e questa ragazzina, è giusto che si faccia un’attenta analisi per scoprire la verità”. Biavardi, direttore di Oggi, aggiunge: “Il primo messaggio che deve passare, senza se e senza ma, è che la droga è solo schifo. In una città così bella, civile e moderna come Verona, ti colpisce come possano essere successe queste cose. Qualcosa non ha funzionato”.
La mamma non riesce a sentire cosa emerge dall’inchiesta di Storie Italiane: “Non voglio sentire, sono molto arrabbiata”. L’avvocatessa Laura Sgrò aggiunge: “Qui non ha funzionato niente, la responsabilità è dei grandi anche se è morta una ragazzina. Le numerose denunce, l’immobile che doveva essere assegnato ad una famiglia bisognosa, poi si parlava già di spaccio e prostituzione, quindi dove sta l’autorità? Parliamo di una bambina, a 15 anni ogni tipo di reato nei suoi confronti è perseguibile d’ufficio, perchè non ha funzionato niente?”.