Omicidio Aurora Tila, giudizio immediato sulla morte della 13enne di Piacenza: a processo l'ex fidanzato che la "perseguitava" secondo la tesi della mamma
In attesa dell’udienza per l’ex fidanzato, Aurora Tila finisce al centro della nuova puntata di Presadiretta su Rai 3, in cui si parla anche del dramma dei femminicidi. Sarà l’occasione per analizzare il triste fenomeno e per ripercorrere le tappe dell’omicidio della 13enne di Piacenza, a cui ieri è stato dedicato un corteo in occasione della Giornata internazionale delle donne.
Nel frattempo, la famiglia attende giustizia per quanto accaduto alla ragazza, morta dopo essere caduta dal terrazzo di casa il 25 ottobre scorso. Inizialmente era emersa l’ipotesi del suicidio, poi però le indagini hanno raccolto elementi per i quali l’ex fidanzato di Aurora è finito a processo ed è finito in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dalla relazione affettiva.
Ci sono testimoni che sostengono di averlo visto aggredire Aurora Tila e le conclusioni del medico legale, secondo cui la morte della 13enne è incompatibile con la tesi del suicidio. Ad esempio, sul corpo della ragazza sono state riscontrate lesioni che accreditano la tesi dell’omicidio, non quella del gesto estremo della giovane stessa. Ma il ragazzo ha sempre respinto le accuse.
OMICIDIO AURORA TILA, LA MAMMA CHIEDE GIUSTIZIA
Il prossimo 9 luglio 2025 è prevista l’udienza del giudizio immediato chiesto dalla procura per i minorenni di Bologna, di cui ha parlato la madre di Aurora Tila, secondo cui la definizione rapida della data è un segnale positivo che alimenta la sua fiducia nella giustizia.
L’auspicio della mamma della vittima è che il processo sia “giusto e trasparente“. La mamma di Aurora Tila, rappresentata dall’avvocato Anna Ferraris, in merito all’imputato ha aggiunto che “perseguitava” la figlia, che aveva dal canto suo deciso di allontanarsi da lui, ma “l’ossessione violenta” del ragazzo “l’ha portata alla morte“.
COME FUNZIONA IL GIUDIZIO IMMEDIATO
Per quanto riguarda questo rito speciale, ammissibile anche nel processo minorile, consente di saltare l’udienza preliminare per portare il procedimento penale direttamente davanti al giudice, ma è indispensabile l’evidenza della prova. Ciò non vuol dire che l’imputato debba confessare, bensì che le indagini abbiano raccolto elementi sufficienti per costruire una accusa solida, poi spetta al giudice valutare la colpevolezza o meno dell’imputato, che dal canto suo non ha mai ammesso il femminicidio di Aurora Tila.
