A La vita in diretta la mamma di Ragnedda – l'uomo in carcere per l'omicidio di Cinzia Pinna – rivolge parole durissime al figlio
L’omicidio di Cinzia Pinna ieri a La Vita in diretta, con le durissime parole della mamma dell’imprenditore vinicolo Ragnedda, colui che ha confessato di aver ammazzato la 33enne in quel di Palau. La donna si è rivolta ai genitori della ragazza, spiegando: “Chiedo loro se possono di perdonarmi, questo posto prima per me era il paradiso adesso è un inferno”, dice riferendosi alla tenuta dove è stato ritrovato il cadavere di Cinzia Pinna, occultato da Ragnedda forse con la complicità della sua compagna e di un 26enne di Milano.
La madre dell’imprenditore racconta di non aver ancora sentito il figlio: “Non l’ho mai sentito mio figlio e non lo sentirò mai, non si perdonano certe cose. Tutti sapevano come era – ha aggiunto – ed io ho gridato al mondo quello che stava diventando ma nessuno mi ha ascoltato”. E ancora: “Cinzia non l’ho conosciuta, purtroppo no. Sono venuta qui perchè questa è casa mia e io sono responsabile di quello che succede in casa mia. Mi sento responsabile? Totalmente responsabile. Una vita è stata spezzata per niente. Voglio cercare la verità e la giustizia”.
Quindi ha ribadito: “Io li avevo aperti gli occhi su mio figlio ma non sono stata ascoltata. Tutti conoscono Emanuele e sanno quanto era sbruffone ma una cosa è essere sbruffone e un’altra è essere assassini. Era venuto solo a rovinare la festa a me – ha detto ricordando che il giorno dopo l’omicidio di Cinzia Pinna l’imprenditore si presentò alla festa della madre – mio figlio è sempre stato strano, sfuggente. Io lo conosco Emaneuele ma è l’Emanuele degli ultimi mesi che non riconosco”.
OMICIDIO CINZA PINNA, MAMMA RAGNEDDA: “CHIEDO IL PERDONO”
Quindi ha rivolto di nuovo il pensiero alla povera ragazza: “Ai genitori di Cinzia Pinna dico che li amo tanto e mi perdonino. Sono donna e sarda, mio figlio se ha sbagliato deve pagare”. Sulla compagna di Emanuele Ragnedda, anch’essa indagata, ha aggiunto: “La sua ragazza non mi è mai piaciuta, comunicava con mio marito e non con me. Da quando c’è lei vicina è peggiorato mio figlio, sicuramente è un assassino ma da quando c’è lei vicino anche peggio”.
E ancora: “Non ho parole per la famiglia di questo ragazza, io sto piangendo prima per loro e poi per mio figlio, non sono addolorata, sono distrutta, come la mamma di Cinzia, ci si addolora per altre cose, per la morte di un figlio si è distrutti. Non esistono giustificazioni per un atto del genere. Siamo donne e siamo sarde e le donne sarde sono un pochino diverse”. Quindi ha concluso dicendo: “Mio figlio se ha sbagliato deve pagare, sono io la prima che gliela farò pagare”.
OMICIDIO CINZA PINNA, LE PAROLE DI ROBERTA BRUZZONE
A La vita in diretta vi era ospite la criminologa Roberta Bruzzone che ha applaudito le parole della donna: “E’ in una posizione terribile, dice che si era resa conto che qualcosa non andava nel figlio, e questa è una problematica che affligge molto famiglie e molte madri che hanno figli fuori controllo, è importante che le donne che si trovano in questa posizione lo dicano chiaramente per poter farsi aiutare nelle migliori sede possibili. Non è così facile trovare un atteggiamento in una madre di questo tipo, veramente mi sento di testimoniarle la mia vicinanza”.
Ricordiamo che la morte di Cinzia Pinna è avvenuta nella notte fra l’11 e il 12 settembre scorsi, dopo una serata in un locale. Le ultime immagini mostrano la vittima mentre sembra un po’ barcollante, poi sarebbe salita in auto con l’imprenditore e non è ben chiaro cosa sia accaduto. Ragnedda racconta di essere stato minacciato e aggredito dalla 33enne ma evidentemente a questa ricostruzione non credono gli inquirenti che stanno trattenendo in carcere lo stesso imprenditore.
