Omicidio Meredith Kercher, ricostruzione del delitto di Perugia e protagonisti della vicenda giudiziaria dall'arresto del 2009 all'assoluzione del 2015
L’omicidio Meredith Kercher sarà protagonista della prima puntata del programma tv “Dark Lines – Delitti a Matita“, in onda su Rai 2, che ripercorrerà le tappe principali del delitto di Perugia che all’epoca sconvolse l’Italia. Un caso controverso e pieno di colpi di scena giudiziari, segnato da una lunga inchiesta e da numerosi misteri ed ombre, e soprattutto da errori e calunnie che portarono prima a sentenze e condanne contraddittorie e poi alle clamorose assoluzioni dei due principali imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
La prima notizia arriva il 1 novembre 2007, il giorno dopo la festa di Halloween una studentessa inglese che partecipava al programma Erasmus in Italia, viene trovata morta con la gola tagliata, nell’appartamento che condivideva con altri studenti, due ragazze italiane e una americana che affermano di non essere state assenti quella notte.
La mattina del ritrovamento del corpo, la polizia arrivò perchè chiamata dalla vicina di casa che aveva trovato in giardino i cellulari appartenenti ai fidanzati Knox e Sollecito, entrambi presenti sul luogo al momento dell’arrivo degli investigatori dichiararono di aver trovato la finestra rotta e di non sapere nulla di quanto accaduto, tuttavia è proprio su di loro che si concentrano le indagini.

Omicidio Meredith Kercher, l’iter giudiziario dall’arresto all’assoluzione definitiva per Amanda Knox e Raffaele Sollecito
Raffaele Sollecito e Amanda Knox, interrogati per l’omicidio di Meredith Kercher, dissero di aver trascorso la notte insieme e affermarono di aver fatto uso di marijuana raccontando quindi di avere ricordi confusi della serata. Il primo ad essere indagato fu Patrick Lumumba, proprietario di un bar a Perugia perché indicato da Knox, che lavorava nel suo locale come uno tra i presenti alla festa.
Lumumba fu poi scagionato e la falsa testimonianza, fu uno degli elementi sul quale poi si basò l’accusa, insieme alle dichiarazioni rilasciate da entrambi i fidanzati considerate poco attendibili come alibi che fecero scattare l’arresto. Nell’inchiesta fu poi coinvolto Rudy Guede, che fu identificato tra i presenti alla festa di Halloween, e poi arrestato in Germania, grazie all’analisi del Dna, trovato anche sul corpo della vittima.
L’iter giudiziario è stato lungo e complicato, la sentenza, arrivata nel 2009 venne ribaltata poi nel 2015, con l’assoluzione sia di Raffaele Sollecito che Amanda Knox per non aver commesso il fatto. La loro scarcerazione ha attirato un grande interesse mediatico, soprattutto legato ai dubbi che ancora permangono relativamente alle responsabilità per la morte di Meredith, per la quale l’unico condannato in via definitiva risulta essere Guede, che ha ormai quasi scontato del tutto la pena per omicidio ma che è stato recentemente rinviato a giudizio per violenza sessuale nei confronti della ex fidanzata.
