Omicidio Pierina Paganelli, appello del deputato Soumahoro per il ministro della Giustizia Nordio: "Louis Dassilva? Valutare scarcerazione, tutelare salute"
SCIOPERO DELLA FAME LOUIS DASSILVA, INTERVIENE SOUMAHORO
Nuova battaglia per Aboubakar Soumahoro: il deputato, eletto con Avs ma poi passato nel gruppo misto, scende in campo per chiedere al ministro della Giustizia Carlo Nordio di intervenire nel caso Louis Dassilva. Nello specifico, chiede che si valutino misure diverse dal carcere per l’uomo che è indagato per l’omicidio Pierina Paganelli, affinché venga salvaguardata la sua salute psicofisica e la sua vita.
L’appello è riportato nell’interrogazione parlamentare presentata da Soumahoro, che dunque ha deciso di portare il caso del 35enne senegalese in Parlamento, perché l’indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli ha iniziato uno sciopero della fame e della sete, ribadendo la sua innocenza. Le sue condizioni sarebbero peggiorate giovedì in virtù della sua malnutrizione e disidratazione, infatti è stato ricoverato in ospedale a Rimini in via prudenziale.
Stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, sarebbe stato riscontrato un coma metabolico all’arrivo in ospedale, ma comunque non è in pericolo di vita, bensì tenuto sotto osservazione nel reparto psichiatrico, dove è ricoverato in isolamento, con gli agenti della polizia penitenziaria a presidiare la stanza.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, IL CASO DASSILVA IN PARLAMENTO
Il personale sanitario che ha preso in cura Louis Dassilva non ha sciolto la sua prognosi e non avrebbe ancora interrotto lo sciopero della fame, alimentandosi solo con succhi di frutta, ma le sue condizioni di salute preoccupano la famiglia del senegalese al punto tale che il deputato Soumahoro è intervenuto richiamando l’attenzione del Guardasigilli.
Il parlamentare ha spiegato di aver effettuato un sopralluogo nel carcere di Rimini nel marzo scorso e di aver avuto modo di incontrare Dassilva in quell’occasione, spiegando che la sua decisione “ci deve interrogare“, pur confidando comunque nel lavoro della magistratura.
Lo sciopero della fame e della sete è stato deciso da Louis Dassilva dopo il mancato accoglimento della sua istanza di scarcerazione, rifiutata due volte, ma il tribunale del Riesame dovrà pronunciarsi di nuovo lunedì 5 maggio, visto che la difesa ha presentato appello all’ordinanza del gip di Rimini.
