Omicidio Pierina Paganelli, notificata la chiusura dell'inchiesta: la posizione di Louis Dassilva si aggrava, perché è accusato anche di premeditazione
Le indagini preliminari sull’omicidio Pierina Paganelli sono state chiuse con un colpo di scena: per la procura di Rimini non solo Luis Dassilva ha ucciso l’anziana di 78 anni, ma ha anche premeditato il delitto. La svolta è emersa dall’atto notificato all’unico indagato per l’omicidio, che precede la richiesta di rinvio a giudizio per il 35enne senegalese. C’è una nuova aggravante ed è quella della premeditazione, che non era stata contestata quando Dassilva è stato arrestato.
Dunque, l’accusa ha superato l’ipotesi iniziale di un gesto d’impeto, perché ora si parla di omicidio volontario pluriaggravato con un disegno criminoso premeditato. Le altre aggravanti – motivi abbietti, crudeltà, orario notturno e approfittamento delle condizioni sfavorevoli per la vittima – sono state tutte confermate.
Stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, la chiusura delle indagini iniziate oltre un anno e mezzo fa è stata notificata alle ore 15 dalla procura di Rimini ai legali di Louis Dassilva. Il documento, il 415bis, prelude alla richiesta di processo.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, LOUIS DASSILVA AVEVA UN DISEGNO CRIMINOSO?
Ora però la posizione di Louis Dassilva si aggrava e si complica, visto che per la procura di Rimini aveva inizialmente sostenuto l’ipotesi che l’indagato avesse agito d’impeto nell’omicidio Pierina Paganelli. Ora però è stata aggiunta l’aggravante della premeditazione, pertanto a fare da sfondo al delitto c’è un vero e proprio disegno criminoso. Nel frattempo, un gruppo di circa 50 persone arrivate da tutta Italia ha manifestato a Rimini davanti al tribunale in solidarietà all’indagato, protestando contro la decisione del gip che aveva confermato la sua detenzione in carcere.
Il sit-in, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, sarebbe nato spontaneamente sui social. I manifestanti si sono poi spostati sul luogo del delitto, in via del Ciclamino, per protestare in silenzio. I manifestanti sono convinti che altre persone possano essere coinvolte nell’omicidio Pierina Paganelli e sostengono la tesi innocentista, mentre l’accusa sostiene che abbia ucciso la vicina per evitare che scoprisse che lui aveva una relazione extraconiugale con sua nuora.
