Svolta nelle indagini sull'omicidio di Vittorio Boiocchi: il collaboratore Andrea Beretta ha fatto i nomi dei sei presunti autori dell'agguato

A poco più di due anni di distanza dell’omicidio di Vittorio Boiocchi – lo storico ex capo ultrà della Curva Nord dell’Inter – c’è stata un’importante svolta nelle indagini con l’arresto di sei persone ritenute responsabili a vario titolo (ci torneremo) dell’agguato, il tutto reso possibile dalle lunghe indagini dei PM milanesi Paolo Storari e Sara Ombra che sono giunti all’importante risultato grazie alla collaborazione con Andrea Beretta: il risultato delle indagini sull’omicidio di Vittorio Boiocchi era stato già notificato nel primo pomeriggio, con la procura meneghina che ha deciso di indire una conferenza stampa per dettagliare le ragioni dietro alle misure cautelari; fermo restando che ora si apriranno i processi che potrebbero stravolgere l’impianto accusatorio.



Partendo dal principio, è bene ricordare che l’omicidio di Vittorio Boiocchi risale al 29 ottobre del 2022 quando l’allora capo ultrà dell’Inter stava uscendo dalla sua abitazione in via Fratelli Zanzottera – ovviamente a Milano – per raggiungere lo stadio per assistere alla partita tra Inter e Sampdoria: venne improvvisamente raggiunto da due uomini con il volto coperto a bordo di uno scooter che lo freddarono con nove proiettili – dei quali due letali – poco prima di dileguarsi senza lasciare alcuna traccia.



Chi sono i presunti responsabili dell’omicidio di Vittorio Boiocchi: le accuse mosse dal collaboratore Andrea Beretta

Dopo una lunghissima serie di indagini, la svolta odierna sull’omicidio di Vittorio Boiocchi è stata resa possibile dalla collaborazione del successore alla guida della Curva Nord dell’Inter Andrea Beretta che nel frattempo è finito in carcere per aver ucciso Antonio Bellocco e per la più ampia indagine rinominata ‘Doppia Curva’ sulle infiltrazioni delle cosche mafiose nei tifi delle due squadre meneghine: proprio lui si sarebbe autoaccusato di essere il mandante dell’omicidio, indicando anche i nomi dei (per ora presunti) coautori dell’agguato.



Tra questi – ha spiegato la procura nel punto stampa pomeridiano – ci sarebbero Maurino Nepi in qualità di mandante (assieme a Beretta) dell’omicidio di Vittorio Boiocchi, Gianfranco e Marco Ferdico – in qualità di organizzatori per aver fornito il mezzo nel quale venne nascosto lo scooter, l’arma e i cellulari criptati -, Cristian Ferrario – che si intestò lo scooter e ne denunciò il furto dopo l’agguato -, Cristian D’Alessandro e Pietro Andrea Simoncini, questi in qualità di esecutori materiali.