La principale protagonista femminile di Opera senza autore è l’attrice tedesca Paula Beer nata a Magonza il primo febbraio del 1995 è diventata famosa per aver partecipato alla pellicola Frantz. La sua carriera sul grande schermo è iniziata nel 2010 con la partecipazione alle riprese del film Poll diretto da Chris Kraus mentre nel 2012 è entrata nel cast della pellicola Ludwig II per la regia di Marie Noelle e Peter Sehr. Tra i principali film che hanno caratterizzato la sua carriera fino a questo momento ricordiamo anche Lo straniero della valle oscura – The Dark Valley, Diplomacy – Una notte per salvare Parigi, Wolf Call – Minaccia in alto mare e Undine. Il suo fascino irresistibile non ha ancora preso piede nel nostro paese dove l’abbiamo conosciuta per il film di Ozon. Il pubblico però ancora non è abituato a vederla e per questo non ne riconosce il nome come quello di una star consolidata nel panorama del cinema internazionale.
Florian Henckel von Donnersmarck il regista di Opera senza autore
Opera senza autore va in onda su Rai 3 per la prima serata di questo giovedì 4 giugno a partire dalle ore 20:45. Si tratta di una pellicola realizzata in co-produzione tra Germania e Italia nel 2018 la cui distribuzione ai botteghini è stata gestita dalla 01 Distribution. La regia di questo film è stata affidata a Florian Henckel von Donnersmarck il quale si è occupato anche della stesura del soggetto e della sceneggiatura, e che vinse l’oscar con Le vite degli altri, le musiche della colonna sonora sono state ideate da Max Richter mentre i costumi di scena sono frutto del lavoro di Gabriele Binder. Nel cast sono presenti Tom Schilling, Sebastian Koch, Paula Beer, Saskia Rosendhal, Oliver Masucci, Ina Weisse e Hans Uwe Bauer.
Opera senza autore, la trama del film
In Opera senza autore viene raccontata la storia di un importante artista tedesco come Kurt Barnert. Viene ripercorsa tutta la sua vita sullo sfondo di quelli che sono i fatti che caratterizzano l’ambiente politico ma anche la società tedesca in tre epoche molto differenti tra di loro. Tre periodi che peraltro vedranno l’artista dover fare i conti con altrettante situazioni che riguarderanno la fase del drammatico dopoguerra su tutto il territorio tedesco che dovrà fare i conti con l’occupazione russa ed una divisione che per decenni non ha permesso alle genti della stessa popolazione di vivere felicemente. In particolare i racconti riportati in questo film fanno riferimento agli anni 40, 50 e fine anni 60. Durante questo periodo l’artista a s’innamorerà perdutamente della sua amata Elisabetta. Il loro è un amore estremamente puro che sembra poter permettervi di avere un’esistenza a pagante sotto questo punto di vista se non fosse per il contrasto messo in atto dal padre della donna.
Si tratta di un esimio professore di stampo antico che per la propria figlia cerca di avere il meglio e in quel periodo L’artista non sembra poter rappresentare questo genere di persona. L’ostinazione del suocero nel cercare in ogni modo di porre fine al rapporto della figlia sembra prevaricare ogni genere di ragione soprattutto si dimostrerà non essere disinteressata. Nello specifico nessuno sa che in realtà il professore in passato ha commesso un terribile crimine che aveva già legato in maniera indissolubile l’esistenza della figlia e quella del giovane amante. Una vicenda drammatica che peraltro nasce nell’ultima fase dell’epopea nazista e che si ripercuote nei decenni che segnarono il tentativo di risalita da parte del popolo tedesco. Naturalmente quando il crimine commesso dal professore emerge ci saranno conseguenze anche nel rapporto con la figlia.