Paolo Crepet, chi è lo psichiatra e sociologo originario di Torino
Paolo Crepet, nato a Torino nel 1951, è uno dei nomi più importanti della sociologia e della psichiatria nostrana. Proveniente da una famiglia veneta di origini francesi, si è laureato in Medicina e chirurgia a Padova per poi prendere una successiva laurea in sociologia a Urbino, ottenendo cinque anni più tardi anche la specializzazione in Psichiatria ancora a Padova.
Dopo aver lavorato per qualche tempo ad Arezzo, all’ospedale psichiatrico, ha cominciato un lungo viaggio in giro per il mondo: ha lavorato infatti in India, in Danimarca, in Svizzera, in Germania, nel Regno Unito e in Repubblica Ceca per poi insegnare anche in Canada e in Brasile e presso il Centro di Studi Europei ad Harvard, un’università particolarmente prestigiosa.
Paolo Crepet, il rientro in Italia per seguire Franco Basaglia
Dopo aver insegnato per tanti anni fuori dall’Italia, Paolo Crepet ha scelto di far ritorno proprio nella penisola per intraprendere un altro percorso, sostenendo le teorie del collega Franco Basaglia, che introdusse la revisione della legge sugli ospedali psichiatrici in Italia, promuovendo delle trasformazioni radicali. Una volta rientrato appunto in Italia ha iniziato anche una carriera parallela a quella da insegnante, essendo spesso ospite in tv e in programmi di vario genere e trasmissioni, dando pareri medici e sociologici su varie questioni.
Tra i temi più dibattuti da Paolo Crepet, quello che riguarda il rapporto degli adolescenti con i cellulari e la tecnologia, un argomento molto spesso dibattuto non solamente dallo stesso sociologo e psichiatra ma in generale dall’opinione pubblica. Da parte dei genitori, secondo Paolo Crepet, c’è troppo disinteresse nei confronti dei propri figli e delle loro esigenze: manca il dialogo. “Abbiamo insegnato l’indifferenza. Noi stessi siamo stati indifferenti. La tecnologia digitale ci rende indifferenti” ha spiegato Paolo Crepet analizzando il tema.