A Milano avere un’auto sta divenendo un lusso e presto il parcheggio in strada potrebbe essere a pagamento per tutti i possessori di una seconda vettura. Una proposta giunta dall’assessore all’Ambiente Elena Grandi su “La Repubblica”: “Abbiamo degli obiettivi da rispettare in termini di riduzione di emissioni di anidride carbonica e dunque dobbiamo iniziare a pensare nel concreto anche al pagamento della sosta peri residenti, nell’ottica di limitare sempre di più il trasporto privato e l’uso delle automobili in città”. Circolano già anche le prime cifre: l’abbonamento annuale per la seconda auto dovrebbe costare 100 euro.
Come sottolineato da “Libero Milano”, a non pagare la sosta per la seconda auto saranno soltanto coloro che avranno un garage o un posto auto, ma a Milano non è semplice trovare un box a costi contenuti: il prezzo medio al metro quadro è di 2.069 euro, ovvero 41mila euro per un box di dimensioni standard. Nei quartieri centrali, i costi si aggirano addirittura attorno ai 90 e ai 100mila euro per un posto auto coperto, mentre un garage singolo con basculante costa 120mila euro (almeno).
MILANO, PARCHEGGIO A PAGAMENTO PER SECONDO AUTO? IL PREZZO DEI BOX CRESCE…
Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it, sulle colonne di “Libero Milano” ha asserito: “Nella città di Milano il box auto, proposto singolarmente sul mercato e non abbinato a un’abitazione, è una pertinenza che ha acquistato valore se si guarda agli ultimi due anni. Infatti, pur rimanendo praticamente invariata la superficie media nell’arco di tempo considerato, poco meno di 18 mq (a fronte dei quasi 40 della media italiana), il prezzo al metro quadro è aumentato del 14%, passando dai 2.191 euro di fine 2020 ai 2.508 euro di fine 2022, ben 1.000 euro/mq in più rispetto alla media nazionale”.
Per Vincenzo Albanese, presidente FIMAA Milano Lodi e Monza Brianza, il Collegio dei Mediatori immobiliari, creditizi e merceologici aderente a Confcommercio, i box auto a Milano vanno incontro a un aumento che “può oscillare tranquillamente tra il 15% e il 20%, perché va a creare domanda in un mercato dove esiste già scarsità. Dobbiamo infatti considerare che pochissime delle case costruite fino alla fine degli anni ’60 a Milano sono dotate di box o posto auto”.