Negli emendamenti del Decreto Rilancio è stato trovato l’accordo per il raddoppio dei fondi destinati alle Scuole paritarie dopo mesi e mesi di discussioni e di proclami dalle sigle interessate viste le prime “indifferenze” del Governo nel merito della scuola libera parificata. Ora si è passati dai 150 milioni di stanziamento nel Dl Cura Italia (confermati poi dal Dl Rilancio) agli attuali 300 milioni, aggiunti poi ai 500 “ordinari” fanno un tesoretto da 800 mln in grado di metter mano alle tantissime esigenze per le strutture che per mesi non hanno ricevuto cerette degli studenti. «Come Forum delle associazioni familiari ringraziamo tutte le sigle che hanno lavorato per ottenere il raddoppio dei fondi destinati alle scuole paritarie», scrive Maria Grazia Colombo, vicepresidente del Forum delle Famiglie dopo il raggiunto accordo bipartisan sul raddoppio fondi alle paritarie. Le somme stanziate dal Governo – dopo l’accordo giunto grazie alla proposta dell’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà (Maurizio Lupi, Gabriele Toccafondi di Iv; Flavia Piccoli Nardelli del Pd; Fabio Rampelli di FdI; Giancarlo Giorgetti della Lega; Valentina Aprea di FI e Paolo Lattanzio del M5s) – permetteranno alle famiglie «di usufruire del servizio delle scuole dell’infanzia a settembre, garantendo inoltre a tutte le scuole paritarie una ripresa meno drammatica».
L’APPELLO DEL FORUM FAMIGLIE SULLE PARITARIE
Ma secondo il Forum delle Famiglie il successo di questo stanziamento per le paritarie per essere effettivo dovrà andare ben oltre i fondi destinati con maggiorazione per l’emergenza Covid: «quale strumento certo e serio è possibile prevedere per il finanziamento delle paritarie dopo l’emergenza Covid-19? Una domanda che da anni attende una risposta, prima di tutto dai politici che in modo intelligente si sono messi attorno a un tavolo e hanno raddoppiato questi fondi», sottolinea ancora la Colombo. Il Forum, con assieme anche diverse altre sigle dell’associazionismo scolastico con a cuore il destino della scuola pubblica (di cui ricordiamo fanno parte anche le paritarie, ndr), lancia un appello al Governo e nello specifico al Ministro dell’Economia Gualtieri e al suo staff: «serve studiare una proposta che risolva definitivamente la discriminazione che tuttora subiscono gli istituti paritari in Italia. Un passo importante per il riconoscimento di un diritto costituzionale è stato fatto, ma è solo il primo». Di certo al momento i fondi destinati alle paritarie permetteranno di avere meno guai nei primi mesi immediati post-ripresa, ma serve un piano ben più congegnato e concertato per non mettere a rischio il principio costituzionale della libertà e diritto allo studio.