Entro 5 anni andranno in pensione più di 40.000 medici, ma all'appello ne mancheranno 30.000. Ora serve un cambio di rotta.
I medici che tra 5 anni andranno in pensione saranno circa 40.000. Un numero sostanziale di risorse che dovrebbero esser colmate da altrettanti sanitari, anche se purtroppo non sarà così.
Infatti si stima che all’appello mancheranno 30.000 dottori ed equipe del sistema sanitario nazionale italiano e non solo: il problema riguarda anche pediatri, medici di medicina generale e specialisti dei reparti ambulatoriali interni.
In pensione “troppi” medici: il problema
A parlare del problema riguardante l’eccessivo numero di medici che tra 5 anni sarà in pensione è Antonio Magi, del Centro studi Fnomceo. Secondo le sue stime, nel nostro Paese ci sono 7,04 medici ogni 1.000 cittadini.

Una media che, seppur possa sembrare bassa, è in linea con il resto d’Europa: a superarci è soltanto la Svezia con 7,29 dottori, seguita dalla Germania (6,56), dalla Spagna (5,89), dal Regno Unito (3,97) e infine dalla Francia, che ne conta appena 3,3 ogni mille abitanti.
Ma per Antonio Magi emergono altre criticità: su 415.868 dottori iscritti regolarmente all’albo dei medici, 89.228 percepiscono già il cedolino pensionistico.
Su quanti medici possiamo contare?
Anche se i dottori attivi sono 326.640, solo il 30% lavora effettivamente nel Servizio Sanitario Nazionale, poiché gli altri operano in regime privato e dunque con visite a pagamento.
In sintesi, i medici impiegati nella sanità pubblica risultano essere 208.710. Tuttavia, entro il 2030 circa 40.000 camici bianchi andranno in pensione, generando un buco di 30.000 unità.
Conclude Antonio Magi, del Centro studi Fnomceo, invitando il Governo a un cambio di rotta e a prevedere nuove assunzioni nell’ambito sanitario (sono a rischio anche i medici di base), prima che venga meno ogni possibilità di ricambio generazionale.
É dunque facile immaginare che ci potremmo ritrovare di fronte ad un problema troppo grande, perché l’accesso alle cure tramite la sanità pubblica diventa sempre più complessa e quasi “impossibile”. D’altronde sappiamo però, che non tutti i cittadini italiani hanno la possibilità economica di poter affidarsi a trattamenti privati.
