Rivalutazione e adeguamento pensioni 2025 entrambi confermati con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale risalente a pochi giorni fa, mercoledì 27 novembre. Rispettivamente le percentuali ammontano allo 0,8% e al 5,4%.
In occasione della pubblicazione dell’indice di adeguamento il Decreto fa intuire che sugli assegni già incassati dai pensionati non ci sarà nessun conguaglio. E allora quali sono le prospettive previste per l’anno prossimo? Come cambieranno gli importi previdenziali?
Pensioni 2025 con nuova rivalutazione e adeguamenti
Gli assegni delle pensioni 2025 subiranno un adeguamento allo 0,8% di inflazione. Una stima ancora più bassa rispetto a quella preventivata che si equivaleva all’1%. A parte le medesime regole per la vecchiaia dall’anno nuovo si terrà in considerazione il meccanismo per scaglioni.
Lo 0,8% dunque, verrà riconosciuto esclusivamente alle quote degli assegni entro e non oltre le quattro volte il trattamento minimo previdenziale, corrispondente a 2.394,44€. Proprio per l’effetto a scaglioni la parte che eccede questo tetto massimo (ed entro 5 volte il trattamento minimo), vedrà una maggiorazione più bassa dello 0,72%.
Scende allo 0,60% qualora l’importo eccedesse le cinque volte del trattamento minimo pensionistico. Per gli assegni il cui importo supera le 4 volte il trattamento minimo, nel 2025 c’è un lieve aumento. Nell’ipotesi che un pensionato percepisca 3.000€ lordi, l’anno prossimo per l’effetto inflazione ne percepirà 3.023,00€ contro i 3.012€ attuali.
L’incremento provvisorio
L’aumento delle pensioni tuttavia sarà temporaneo. Questo perché l’ISTAT ha preso in riferimento lo 0,8% considerando la possibilità che possa aumentare o diminuire. Il dato provvisorio tiene conto dei primi 9 mesi di quest’anno e dell’ipotetico andamento dell’ultimo trimestre 2024.