Anche le pensioni 2025 richiedono l'adempimento obbligatorio della compilazione e invio della dichiarazione Red.

Anche le pensioni 2025 prevedono l’adempimento della Red, ovvero la dichiarazione obbligatoria nei confronti di chi è titolare di una prestazione previdenziale ma che allo stesso tempo percepisce un reddito extra.

La Red però, è un adempimento la cui responsabilità ricade sul singolo pensionato, e dove l’INPS non è in obbligo di trasmettere alcuna documentazione. Ma quali sono i rischi qualora un contribuente non provveda all’invio della dichiarazione relativa alla sua situazione reddituale?



Pensioni 2025 con modello RED: regole e scadenze

L’adempimento previsto dalle pensioni 2025 è lo stesso di sempre, almeno per quel che riguarda i redditi percepiti dagli anziani ma che non hanno provveduto a trasmettere la loro variazione reddituale all’Ade.

I redditi da poter inviare all’Agenzia delle Entrate possono essere di varia natura: dai titoli di stato ai BOT, dagli interessi postali a quelli bancari, dai redditi prodotti per un impiego all’estero a dei profitti generati dopo un investimento.



Chiunque sia titolare di un reddito diverso da quello della pensione è obbligato a darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate, pena un addebito di sanzioni piuttosto gravi.

Per redditi diversi dall’assegno previdenziale si intendono anche assegni, proventi da lavoro autonomo o compensi per attività occasionali.

Come trasmettere la Red

La dichiarazione Red può essere trasmessa in diversi modi. Per i contribuenti con maggior dimestichezza online, è sufficiente accedere al portale dell’ente previdenziale e compilare il fatidico “Red Precompilato“, oppure richiedere l’assistenza di un patronato o CAF del territorio circostante.



La compilazione e il successivo invio della Red prevede una scadenza fiscale, il 28 febbraio. Al termine l’ente previdenziale può revocare la pensione fino a quando il contribuente non regolarizzerà la sua posizione irregolare.

Le conseguenze in caso di mancato o tardato invio della Red sono gravi. Si va dalle sanzioni pesanti fino al blocco dell’accredito della pensione. Il caso più grave può essere la revoca definitiva dell’assegno previdenziale.

Non accertandosi autonomamente della propria situazione irregolare o regolare, il rischio è di ricevere una notifica di sanzione o di obbligo di restituzione della somma percepita indebitamente.