Il cedolino relativo alla pensione di luglio 2025 potrebbe essere più alto, anche se non mancano le trattenute e i conguagli.

Dopo alcune indiscrezioni, finalmente è arrivato il cedolino sulla pensione di luglio 2025 e possiamo confermare la piacevole sorpresa della “doppia maggiorazione”. La prima è inerente alla 14ª mensilità e la seconda è un incremento dell’assegno pensionistico che viene riconosciuto in base all’età e ad alcune condizioni economiche.



Gli incrementi di cui parliamo potrebbero compensare ampiamente le eventuali trattenute fiscali che l’INPS trattiene da ciascun cedolino (circa 50 € al mese fino a un massimo di 200 €), al fine di poter recuperare gli importi corrisposti erroneamente durante l’anno 2022.

Cosa prevede il cedolino della pensione di luglio 2025?

Il cedolino della pensione di luglio 2025 è finalmente online e consultabile all’interno del portale INPS. Il documento spiega dettagliatamente non solo gli importi erogati, ma anche le eventuali prestazioni accessorie.



Ne è un esempio la quattordicesima mensilità, che, stando alle stime, arriverà a 3 milioni di pensionati. Tuttavia, prima di cantar vittoria, l’INPS ci tiene a sottolineare che si tratta di un’erogazione “provvisoria”, visto che successivamente seguirà un conguaglio e qualcuno potrebbe “non averne diritto”.

In tal caso, l’ente previdenziale provvederà – come suo solito – a recuperare la somma trattenendo il dovuto dai successivi cedolini.

In aggiunta, potrebbe anche succedere che qualcuno possa ricevere una pensione ridotta per via di alcuni recuperi precedenti, come ad esempio una parte di una vecchia 14ª da dover restituire (motivo per cui l’importo potrebbe essere molto basso).



Pagamenti e riscossioni “extra”

Per i pensionati il cui cedolino è basso, a luglio è previsto un pagamento supplementare che include ogni mensilità relativamente al 2° semestre di quest’anno (13ª inclusa).

Mentre, per i soggetti in posizione debitoria, oltre ai vecchi conguagli da dover compensare (per un precedente debito), sono previste le trattenute fiscali relativamente alle addizionali comunali (da pagare l’acconto di quest’anno e il saldo dello scorso), regionali (per saldare le scorse) e l’acconto dell’Imposta sul reddito delle Persone Fisiche.