Peste suina, stop a restrizioni in Sardegna dall’UE
Un nuovo regolamento in vigore a partire da gennaio “libera” la Sardegna. La Commissione europea ha deciso di ridurre le restrizioni sulla peste suina africana in alcune zone della Sardegna, come spiega l’Ansa. Libero l’80% dei Comuni sardi, mentre restano bloccati parte dell’Ogliastra e alcuni centri del Nuorese. Proprio in queste zone, negli ultimi dodici mesi, sono stati infatti rilevati alcuni focolai. Il blocco è scattato nel 2011.
Il presidente della Regione, Christian Solinas, parla così a L’Unione Sarde: “Davanti a quello che, di fatto, si presentava come lo scenario peggiore per le aziende del nostro comparto zootecnico, la Sardegna ha iniziato a maturare la consapevolezza che solo con uno sforzo corale si sarebbe potuta trovare una via d’uscita. Il momento della chiusura alle esportazioni può essere identificato come l’anno zero in cui la lotta alla peste suina assume una nuova spinta”.
Peste suina in Sardegna, liberati 80% dei comuni
Nel 2021, con l’audit a Bruxelles, sono arrivate cinque raccomandazioni da parte della Commissione europea per scongiurare la peste suina africana negli allevamenti in Sardegna. Solinas prosegue: “Abbiamo messo in campo ogni sforzo possibile per soddisfare le richieste di Bruxelles. Con l’unità di progetto, l’Izs della Sardegna, i servizi veterinari, gli assessorati e gli uffici competenti, il Cfva, abbiamo implementato l’anagrafe dei suini, potenziato la sorveglianza attiva e passiva sugli animali. Abbiamo reso i nostri dati fruibili e trasparenti, sempre a disposizione del Ministero e della Commissione Europea“.
Battista Cualbu, presidente di Coldiretti, parla di “anni di calvario per il settore suinicolo dilaniato da restrizioni severe che lo hanno polverizzato”. Secondo i dati elaborati da Coldiretti Sardegna, oggi la Regione ha 164mila capi e 12.900 aziende. Secondo Dario Giagoni, coordinatore regionale e deputato della Lega, “Si potrà parlare di pieno risultato solo quando tutti i Comuni sardi potranno commercializzare all’estero. La decisione assunta oggi dall’Unione europea libera, invece, dall’embargo l’80% dei Comuni dell’isola ma chiude al restante 20% che, per assurdo, sono proprio le aree che per anni hanno subito gli abbattimenti dei suini con una grave e ingente perdita economica”.