Si parla di Pierina Paganelli a Quarto Grado e Valeria Bartolucci ha lasciato l'intervista adirata dalle parole di Carmelo Abbate

Alta tensione ieri sera a Quarto Grado dopo che Valeria Bartolucci, la moglie dell’uomo in carcere con l’accusa di aver ammazzato Pierina Paganelli, ha lasciato l’intervista. Stuzzicata da Carmelo Abbate ad un certo punto la compagna di Louis Dassilva si è alzata dalla sedia e se ne è andata. La chiacchierata con la signora Bartolucci aveva subito preso una “piega” particolare visto che era apparsa fin dall’inizio un po’ stizzita dal fatto che Abbate desse per certo la condanna di Dassilva: “Ho visto Louis e l’ho trovato fisicamente in ripresa, psicologicamente un po’ abbattuto ma l’ho trovato bene tutto sommato.



Avevamo già messo in conto il processo, a fronte di due anni di indagine a senso unico lei cosa si sarebbe aspettato? Hanno raccolto 35 indizi? Peccato che le uniche prove impugnabili che sono la cam 3 e il dna sono morte e sepolte ma a qualcuno non fa piacere”. E ancora: “E’ così e l’ha deciso il prof Battiato, il perito superpartes, non il consulente di Dassilva, ha fatto decadere qualsiasi prova nei confronti della Cam 3 e idem per l’esame del dna, quindi sinceramente non sono d’accordo con voi. Quello che mi sento di dire è che se questo giudice ha stabilito che questi indizi sono sufficienti va benissimo, andremo a processo e vediamo, così si smetterà di avere solo l’accusa e il gip e tutto le persone avverse a Dassilva, per avere un confronto ad armi pari e la conoscenza totale degli atti, vedremo se il presidente della corte d’assise la penserà così. Abbate dice che verrà condannato? Io risparmierei certi tipi di commenti”.



Il giornalista ha quindi preso la parola: “L’ho detto in tempi non sospetti quando consulenti e difensori parlavano in tono trionfale di prove decadute, è una mia valutazione, basta leggere le carte come ho fatto io in questi mesi e la mia valutazione è che sarebbe stato rinviato a giudizio e condannato e penso che chi gli vuole bene avrebbe dovuto dirgli, ‘Louis confessa perchè da qui non ne esci’. Secondo me potrebbero essere coinvolte altre persone come lei Valeria, indagata per favoreggiamento, ho detto potrebbe usando il condizionale. Leggendo le carte la figura che emerge di lei è un ritratto davvero inquietante. Dico inquietante perchè sono state sentite le colleghe che lavorano con lei in ospedale e Valeria viene descritta come una persona manipolatrice che mette le une contro le altre, sono state sentiti i figli di Pierina che raccontano tutt’altro rispetto a quello che dice Valeria, dicendo che mai Pierina Paganelli avrebbe usato il termini prostituta… io mi limito a quello che dicono le carte”.



PIERINA PAGANELLI, VALERIA VS ABBATE: “PER LA CASSAZIONE…”

Per Abbate: “Manuela è l’anello debole di tutto, Valeria invece è quella che gode nel mettere zizzagna nella famiglia Saponi”. La moglie di Dassilva replica: “Inquietante? Dalle carte non emerge alcun racconto inquietante io non sono mai stata periziata da uno psicologo, è logico che l’accusa tira l’acqua al suo mulino e dice che sono inattendibile ma la persona inattendibile è stata messa nel cassetto dalla suprema corte, non da opinionisti o pm, ne tanto meno da un pregiudicato qualunque”.

E ancora: “Evidentemente le carte non le ha lette, i figli di Pierina hanno confermato la telefonata, io non ho mai detto che Pierina ha parlato di prostituta è sempre stata una libera interpretazione di Bianchi, io ho sempre detto ‘poco di buono’ non prostituta, e anche magnaccia su Loris non l’ho mai detto, è stata una sua libera interpretazione. Poi che le mie colleghe mi abbiano descritta come una manipolatrice io queste cose non le ho trovate nelle carte, forse abbiamo letto cose diverse”. Ad un certo punto Valeria si è quindi alzata e se ne è andata: “Io non sono qui a farmi insultare da Carmelo Abbate quindi adesso mi alzo e me ne vado, vi saluto”. Carmelo Abbate ha provato a scusarsi ma ormai la Bartolucci non ne ha voluto sapere.

Pierina Paganelli, Abbate e Rinaldi (Foto: Quarto Grado)

PIERINA PAGANELLI, LE PAROLE DELL’AVVOCATO DI VALERIA BARTOLUCCI

“Io credo che lei si debba scusare ma umanamente – le parole di Rinaldi, avvocatessa di Valeria, presente in studio e rivolgendosi ad Abbate – stiamo parlando di un processo penale, se lei esordisce parlando di ritratto inquietante e delle carte, bisogna spiegare che le carte sono carte scritte e collazionate da una parte processuale che è la procura, che ha percorso e percorre un binario che è quello dell’accusa verso Louis Dassilva. Chi è il testimone oculare sulla presenza di Louis in casa? La moglie Valeria, come si scardina la sua posizione? Rendendola assolutamente non compatibile, non genuina e quindi il percorso è quello di insistere nella mancanza di credibilità della stessa, questo è quello che succede nei processi, ora ciò che le vicine e le colleghe dicono ha ben poco rilievo, la corte di cassazione ha invece stabilito che lei è assolutamente genuina e che è la ricostruzione della procura di Rimini che è slabbrata, quindi diamo alle carte una paternità e diciamo che la suprema corte ha detto che la signora Bartolucci è assolutamente credibile. Come si fa a superare quello che dice la cassazione? Indagandola per favoreggiamento. Il processo penale è una partita a scacchi sulla pelle degli esseri umani”.

L’avvocato aggiunge: “Se poi dobbiamo pensare che la signora Bartolucci abbia “favorito” Louis allora siamo nel fantadiritto: Louis uccide Pierina perchè avrebbe potuto rivelare la sua relazione extraconiugale e poi che fa, chiede aiuto a Valeria? Questa è fantascienza, è un po’ ardita come ricostruzione”. Mazzola, giornalista di Quarto Grado, chiosa: “Valeria si è molto innervorita ho provato a convincerla ma mi ha detto che non è venuta qui per farsi a insultare daAabbate, le ho spiegato che ha tutti i diritti di replica ma è molto arrabbiata e lei è molto istintiva difficilmente fa passi indietro soprattutto non a breve termine”.